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Come sbloccare un sito Web bloccato? Ecco il metodo migliore

Vi sarà sicuramente capitato, durante la navigazione Internet, di capitare su un sito bloccato. Un sito Web che non si carica e a cui non riuscite ad accedere. Questo accade per tanti motivi diversi. In molti casi, la ragione non ha nulla a che vedere con la velocità di connessione. Qui vogliamo aiutarvi a capire come risolvere il problema. Vedremo infatti come sbloccare un sito Web bloccato.

Tagliando subito la testa al toro, vi diciamo che il miglior metodo in assoluto è quello di utilizzare una VPN. L’acronimo sta per Virtual Private Network. Questa è utile soprattutto quando ci sono dei blocchi importanti che sono stati imposti a livello nazionale. O addirittura internazionale, in alcuni casi.

Naturalmente, l’uso di una VPN non è l’unico metodo. Quindi vi daremo anche qualche dritta in merito. I nostri consigli sono applicabili in molti casi. Per questo, bando alle ciance e vediamo subito come sbloccare un sito Web bloccato.

Perché alcuni siti Web sono bloccati?

Il fatto che un sito Web possa essere bloccato è un’idea affascinante. Che dovrebbe, senz’altro, stimolare anche in voi qualche domanda più profonda. Per quale motivo un sito viene bloccato? Cosa spinge ad applicare questa tipologia di restrizioni?

In questo frangente, vogliamo indagare alcuni dei motivi più popolari che portano al blocco di un sito. Questo, prima di vedere definitivamente come sbloccare un sito Web bloccato.

Restrizioni geografiche

Si tratta del motivo più popolare per il blocco di un sito. Ovvero una restrizione a livello geografico. Ciò significa, per esempio, che un sito non può essere visitato da chi risiede in un’area del mondo. Per esempio, è molto popolare il blocco dei canali TV sui rispettivi siti Internet.

Sapete che la Rai blocca la trasmissione dei contenuti italiani al di fuori dell’Italia? Allo stesso modo, anche il Regno Unito blocca la trasmissione tramite Web dei contenuti della BBC. Molti paesi europei e del resto del mondo applicano la stessa restrizione.

Ciò avviene principalmente per motivi di copyright dei contenuti. Questi possono essere mostrati solo nel paese specifico. Mostrarli al di fuori sarebbe una violazione dei copyright, pertanto si applica la restrizione geografica.

Non si tratta di un’azione che investe solo i siti Web ma spesso anche le piattaforme di streaming. Molti per esempio puntano a sbloccare i cataloghi di Netflix, diversi di paese in paese, tutto tramite l’uso delle migliori VPN per lo streaming.

Una VPN, infatti, permette di cambiare il proprio indirizzo IP. Assegnando una posizione virtuale, è possibile oltrepassare queste restrizioni in men che non si dica.

Censura

In paesi specifici, è applicata una censura sul Web a livello nazionale. Gli abitanti di questi paesi, come per esempio Cina, Russia, Turchia o gli Emirati Arabi, non possono navigare liberamente. Almeno, non come succede in occidente.

I governi locali bloccano determinati siti e piattaforme, rendendole completamente inaccessibili. Ciò viene effettuato per avere un maggior controllo sulle informazioni e su ciò che i cittadini possono leggere o meno.

Per esempio, vengono bloccate popolari piattaforme. Tra queste rientrano YouTube, social media e tanto altro. Fortunatamente, anche il più potente firewall cinese può essere oltrepassato con determinate VPN. Queste consentono di sbloccare i siti e rendere nuovamente la navigazione libera.

Politiche scolastiche e sul lavoro

Il blocco dei siti può avvenire anche per questioni che non riguardano la libertà di parola. Per esempio sul luogo di lavoro o nelle scuole. Trattandosi di luoghi deputati al lavoro e all’apprendimento, è lecito aspettarsi dei blocchi.

Le reti locali lavorative o scolastiche, quindi, bloccano i siti che potremmo definire di intrattenimento. Tra questi figurano YouTube ma anche social media come Facebook, Instagram e Twitter. Lo scopo è quello di evitare distrazioni e aumentare così la produttività.

Sebbene sia una pratica più che legittima, può anche essere un ostacolo. Sia a lavoro, sia a scuola, potrebbe essere necessario cercare materiali didattici. YouTube, per esempio, è pieno di questi video utili.

Pertanto, avere la possibilità di accedere in caso di necessità, può essere un vantaggio. Grazie a una VPN è naturalmente possibile. Inoltre, queste cifrano la connessione dati. Rendendo illeggibile sia il traffico sia i dati relativi all’utente che la sta utilizzando.

Come sbloccare un sito Web con una VPN?

Come abbiamo già sottolineato, il modo migliore per sbloccare un sito Web è tramite l’utilizzo di una delle migliori VPN. A breve vedremo come effettuare questa procedura in modo semplice e veloce. Tra i nostri gestori preferiti abbiamo deciso di evidenziare NordVPN.

Grazie a quest’ultimo potrete sbloccare tutti i siti che desiderate in modo semplice e veloce. Allo stesso modo, NordVPN usa la crittografia per proteggere la vostra connessione. Nessuno potrà rintracciarla o identificarvi, pertanto, aggirando tutti gli eventuali blocchi e restrizioni.

Cambiando IP, ci si sposta virtualmente in una nuova zona del mondo. Quindi potrete sbloccare i contenuti con restrizioni geografiche. Potrete accedere a TV internazionali, cambiare regione Netflix e tanto altro.

Infine, c’è da sottolineare che NordVPN è molto semplice da utilizzare. Se non ci credete, qui in basso trovate i passaggi per attuare la procedura.

1. Abbonati a NordVPN

Il primo passo è quello di abbonarsi alla VPN. Le VPN premium, ovvero quelle con canone mensile, sono le migliori. Questo perché garantiscono tanti vantaggi e non impongono limiti rispetto alle VPN gratis.

Inoltre, approfittando del pulsante che trovate in basso, potete ottenere uno sconto. Ridurrete così il costo dell’abbonamento biennale nelle sue diverse varianti, con tre mesi gratis inclusi.

Abbonati a NordVPN

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© NordVPN

2. Installa l’app della VPN

Dopo aver completato l’abbonamento, potete scaricare l’applicazione. Questa è disponibile sul dispositivo che preferite. NordVPN funziona sia su Windows sia su macOS, Linux e dispositivi mobile. Tutto ciò che dovete fare è scegliere il sistema operativo e procedere con l’installazione.

3. Seleziona un server e collegati

La rete di server di NordVPN è molto vasta. Aprendo l’app vi troverete davanti una schermata molto simile a quella in basso. Tutto ciò che dovete fare è cliccare su Altre opzioni di connessione per vedere la lista dei server.

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© 01net.com

Scegliete il paese che preferite o che vi possa aiutare a sbloccare dei contenuti. Basterà selezionare il server del paese che preferite. Quando apparirà la scritta verde Connesso in alto a sinistra, sarete effettivamente collegati al server.

4. Visita il sito da sbloccare

Ora non resta altro da fare che visitare il sito web precedentemente bloccato. Scoprirete che NordVPN è in grado di sbloccarlo con successo. Ricordate che per quanto concerne le restrizioni geografiche, dovete collegarvi a un server del paese dove il sito è permesso.

Quindi, per sbloccare la BBC e vedere il torneo di Wimbledon gratis, per esempio, dovrete collegarvi a un server UK.

Sbloccare un sito Web con le migliori VPN

Ora che abbiamo visto la semplicissima procedura per sbloccare un sito Web bloccato, vogliamo darvi qualche alternativa. Infatti, NordVPN non è l’unica VPN in grado di eseguire questa procedura. Ci sono diversi gestori che riteniamo altrettanto validi, ve li presentiamo quindi di seguito.

Avrete così la possibilità di scegliere anche in base ad altri fattori, come per esempio il prezzo e la sicurezza.

1. NordVPN

NordVPN
© NordVPN

Uno dei servizi più famosi in Italia, parliamo di NordVPN, di cui avrete sicuramente sentito il nome. L’abbiamo utilizzata nella nostra guida precedente ed è davvero efficiente. Con oltre 6.300 server in 111 paesi diversi offre alte capacità di sblocco.

Grazie al protocollo proprietario NordLynx garantisce una connessione veloce e sicura. Abbiamo avuto modo di provare NordVPN per sbloccare siti e piattaforme. I risultati sono stati sempre eccellenti. Abbiamo infatti sbloccato TV internazionali, come quella belga per vedere la stagione di Formula 1.

Naturalmente anche i test con le piattaforme streaming sono stati più che soddisfacenti. Sbloccando i cataloghi sia Netflix, sia Disney+ e Amazon Prime Video. NordVPN funziona anche in Cina e in paesi con censura, quindi rivelandosi una buona scelta per gli italiani che vivono all’estero.

Il gestore punta davvero molto sulla sicurezza. Gode di una cifratura AES 256-bit, ma anche tanti strumenti aggiuntivi. Quello che ci ha colpito di più è stato il pacchetto protezione minacce. Con quest’ultimo si possono evitare malware, pubblicità e siti potenzialmente dannosi.

Utile anche per chi vuole fare una capatina sulla parte più nascosta di Internet, ovvero andare sul dark web. Grazie al monitor specifico, vi tiene sempre al sicuro mentre navigate su siti non canonici. Insomma, NordVPN è un gestore eccellente, che offre ben 10 collegamenti simultanei con un solo abbonamento.

Con il pulsante in basso, come di consueto, potete avere uno sconto importante. Avrete accesso al piano biennale con riduzioni di prezzo notevoli. Tenete comunque conto che anche NordVPN ha una politica di rimborso. Se entro 30 giorni non siete convinti delle prestazioni, potete chiedere un rimborso completo. Per maggiori informazioni potete leggere la nostra recensione completa di NordVPN.

Sblocca siti Web con NordVPN

2. ExpressVPN

ExpressVPN
© ExpressVPN

Il gestore, innanzitutto, ha giurisdizione legata alle Isole Vergini Britanniche. Questo è un fattore molto importante perché significa che non è tenuta a raccogliere dati degli utenti. La politica no-log è certificata da aziende di terze parti, che garantiscono quindi per la veridicità delle affermazioni del provider.

In sostanza, non registra le informazioni che potrebbero permettere l’identificazione. Rispettando in toto una politica no-log molto ricercata dagli utenti che vogliono un totale anonimato. Naturalmente, anche il versante sicurezza è più che adeguato.

ExpressVPN conta infatti su una cifratura di livello militare, AES 256-bit. Ciò significa che i dati in uscita sono inattaccabili dall’esterno. Non possono essere decifrati da malintenzionati e quindi tutte le vostre informazioni sono al sicuro. Gode anche di un kill switch, ovvero l’interruzione automatica della connessione. Questa funzione è particolarmente utile per evitare l’esposizione di IP e DNS.

Il gestore è in grado di offrire oltre 3.000 server in un totale di 105 paesi. Ciò significa che potete collegarvi a tantissime posizioni virtuali in tutto il mondo. La possibilità di sblocco di contenuti con restrizioni geografiche è notevole. Durante i nostri esperimenti con ExpressVPN, abbiamo sbloccato tanti siti diversi.

Non solo la TV del Regno Unito ma anche quella giapponese. Nonché le piattaforme di streaming più popolari, da Netflix a Disney+. Tutto ciò, tra l’altro, alla massima velocità possibile. Questo perché ExpressVPN si configura come una VPN veloce tra quelle attualmente sul mercato.

L’unico neo che potremmo identificare in ExpressVPN è il prezzo più alto della media. Un fattore che comunque, ricordiamo, potete mitigare grazie al pulsante in basso. Approfittando quindi dell’ottimo sconto sul piano annuale.

Come se non bastasse, ExpressVPN gode anche di una garanzia di rimborso entro 30 giorni. Se Entro un mese dall’abbonamento non siete soddisfatti, potete richiedere la restituzione dell’intero importo versato. Provarla per sbloccare siti Web bloccati non ha davvero alcun aspetto negativo.

Sblocca siti Web con ExpressVPN

3. CyberGhost

CyberGhost
© CyberGhost

NordVPN non è l’unica VPN in grado di aggirare blocchi. Tra quelle che consigliamo abbiamo anche CyberGhost. Il vantaggio principale di questo gestore è dato dal suo prezzo competitivo. Si classifica quindi come una delle VPN più economiche. Se non avete un budget elevato, potrebbe trattarsi della scelta ideale.

Il quartier generale di CyberGhost risiede in Romania. Paese in cui le leggi sulla privacy permettono di non registrare i dati degli utenti. Inoltre, proprio come altri gestori della nostra lista, ha ottenuto verifiche esterne. Nello specifico dall’azienda Deloitte, che ne ha confermato la politica no-log.

CyberGhost ha anche altre frecce al suo arco. Il parco server è costituito da oltre 11.000 server, in un totale di 100 paesi. Una rete estesa, che conta 125 posizioni e server dedicati ad attività specifiche. Per esempio potete trovare quelli dedicati allo streaming e persino al P2P.

Il gestore riesce a sbloccare Google Bard e persino piattaforme di streaming grazie ai server dedicati. Garantendo allo stesso tempo sempre un’ottima sicurezza. Durante la nostra recensione di CyberGhost abbiamo sperimentato l’azione del kill switch. Questo si è attivato per impedire l’esposizione del nostro IP originale, rivelandosi estremamente efficiente.

Grazie anche a un ad-blocker integrato, CyberGhost blocca pubblicità per una migliore navigazione. Tuttavia, nonostante i tanti pregi descritti, c’è anche qualche piccolo inghippo. L’unico vero grande problema è in questo caso l’incapacità di superare il firewall cinese.

Una brutta notizia per gli utenti italiani che vivono quindi in Cina. Questi avranno più fortuna nel proprio sblocco tramite gli altri gestori presi in considerazione. CyberGhost risulta comunque molto economico. Con il pulsante in basso potete ottenere uno sconto dell’83% sul piano biennale.

Portando in questo modo la spesa a poco più di due euro al mese. Difficilmente riuscirete a trovare un gestore più affidabile a un prezzo così concorrenziale.

Sblocca siti Web con CyberGhost

4. Surfshark

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© Surfshark

Ultima alternativa che proponiamo in questo frangente. Surfshark ha un vantaggio da non sottovalutare, ovvero il costo ridotto. Analizzandone il prezzo, per quanto riguarda l’abbonamento più economico disponibile, si avvicina alla proposta di CyberGhost. Ma è altrettanto affidabile?

Bisogna innanzitutto dire che, sebbene la sede legale sia nei Paesi Bassi, questo non influisce sulla politica no-log. Infatti, Surfshark è sempre stato in grado di offrire questo specificio approccio alla politica sulla privacy. Pertanto tutti i dati degli utenti non vengono salvati. Anzi, sono attivamente cancellati a ogni riavvio dei server, essendo questi basati su RAM.

Tenendo conto di ciò, possiamo consigliare questo gestore per lo sblocco di siti Internet senza dubbio alcuno. Le sue funzionalità la rendono sicura ed efficiente. Sottolineiamo che, pur non essendo veloce come la prima opzione proposta, ha delle prestazioni ottime. Vedrete quindi una perdita percentuale della velocità di connessione ridotta.

Potrete guardare contenuti in streaming in alta definizione senza buffering, scaricare file, navigare senza intoppi e così via. Tutto ciò è garantito dal protocollo WireGuard, di cui si avvale, ma non solo. Nel pacchetto di sicurezza base sono inclusi strumenti aggiuntivi come l’ad-blocker CleanWeb, il kill switch e la cifratura dei dati in uscita.

I risultati dei nostri test e analisi approfondite hanno dimostrato la genuinità del servizio. Ciò che potrebbe rivelarsi più utile per alcuni utenti è la possibilità di connessioni illimitate. Per esempio, NordVPN, ExpressVPN e CyberGhost impongono dei limiti in tal senso. Potrete collegare rispettivamente, con i gestori precedenti, da 10 a 7 dispositivi. Un numero sostanzialmente tollerabile, ma con Surfshark le connessioni contemporanee sono, per l’appunto, illimitate.

Tenendo conto di ciò, del prezzo contenuto e della “scalabilità” dell’offerta, ovvero la possibilità di scegliere pacchetti con strumenti aggiuntivi, riteniamo che Surfshark possa rientrare di diritto in questa classifica.

Se dopo aver testato il servizio non siete ancora convinti, ricordate che avete 30 giorni di tempo per cambiare idea. La politica soddisfatti o rimborsati, infatti, si applica anche in questo caso. Per usufruirne potete cliccare sul pulsante sottostante, ottenendo così anche uno sconto vantaggioso.

Abbonati a Surfshark

Metodi alternativi per sbloccare un sito bloccato

Come abbiamo sottolineato, per sbloccare un sito bloccato la soluzione ideale è usare una VPN. I metodi che andremo a vedere in questo frangente non sono sempre affidabili. Nella maggior parte non hanno esito positivo e non sono sicuri come una VPN.

Tenendo bene a mente queste informazioni, vediamo alcuni di questi metodi alternativi per sbloccare un sito Web bloccato.

Proxy

L’uso di un proxy per sbloccare un sito Web è una delle soluzioni più veloci. Tecnicamente è in grado di eseguire l’operazione e potrebbe rivelarsi una buona idea. In realtà, però, ci sono anche dei limiti che un proxy ha rispetto a una VPN. E bisogna tenerli ben presenti quando si sceglie questa opzione.

A un occhio poco attento, proxy e VPN potrebbero sembrare la stessa cosa. Ma non è esattamente così. Un proxy è in grado di nascondere l’indirizzo IP dall’amministratore di rete. In questo modo si può accedere a siti bloccati su quella specifica rete. La soluzione è dunque ammissibile su reti interne come quelle lavorative o scolastiche.

Tuttavia, un proxy non è in grado di sbloccare siti con restrizioni geografiche. Il motivo è semplice, questo servizio non offre server in altri paesi come una VPN. In aggiunta un proxy non dispone delle misure di sicurezza che queste ultime offrono.

La velocità di connessione viene drasticamente ridotta. Pertanto, non è possibile guardare contenuti in streaming con un proxy come avviene con NordVPN, per esempio. In sostanza, la soluzione è adeguata solo in casi di nicchia e non per tutte le operazioni. Se volete sbloccare un sito Web bloccato, la soluzione migliore resta sempre una VPN.

Browser Tor

Alcuni utenti potrebbero tirare in ballo il browser Tor. D’altronde, questo permette di andare sul dark web. Quindi può potenzialmente aggirare blocchi.

Tutto ciò che dovete fare per usare questo browser è scaricarlo dal sito ufficiale e installarlo. Dopodiché potrete utilizzarlo come un classico browser. Tuttavia, anche in questo caso ci sono dei limiti che bisogna sempre tenere a mente.

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© Tor

Se da un lato Tor può essere usato per sbloccare siti bloccati, dall’altro è molto lento. La velocità di connessione è drasticamente ridotta a causa della cifratura applicata. Se volete sbloccare un sito Web bloccato, Tor potrà farlo. Tuttavia, se si tratta di contenuti multimediali, allora non è la soluzione migliore. La sua lentezza renderà davvero frustrante la visione.

Inoltre ci sono anche altri fattori da tenere a mente, legati all’anonimato. Se da un lato è vero che usando Tor il gestore Internet non può vedere cosa fate, dall’altro può vedere il vostro accesso a Tor. Per mascherare completamente la connessione è necessario usarlo in concomitanza con una VPN.

Usare l’indirizzo IP di un sito

Tutti i siti Web hanno un indirizzo IP che fa riferimento al loro dominio. Generalmente siamo abituati ad accedere ai siti tramite il loro nome. Inserendo per esempio la dicitura google.com e così via. Tuttavia, ogni sito può essere visitato anche inserendo nel browser il rispettivo indirizzo IP. Per esempio, usando quello di Google, 142.250.217.78, si può accedere alla pagina principale del motore di ricerca.

Se un sito è bloccato, potete provare a raggiungere l’IP invece del dominio. Una soluzione semplice che talvolta può dare esito positivo. Per scoprire l’indirizzo IP del sito da visitare dovete seguire la seguente procedura.

Aprite il prompt dei comandi cliccando sull’icona di Windows in basso a sinistra sulla barra delle applicazioni. Poi cliccate su Esegui e scrivete “cmd”, premendo Invio. Nel prompt dei comandi, scrivete ping seguito dal sito di cui volete l’IP.

Per esempio “ping instagram.com”, eliminando le virgolette. Vedrete in questo modo l’IP del sito Web. Vi basterà ricopiarlo nel browser e provare a eseguire la procedura di sblocco. In alcuni casi, ciò potrebbe funzionare. Ma si tratta comunque di casi limite dove i siti non hanno firewall specifici.

Questa soluzione, naturalmente, non prevede alcun tipo di sicurezza. In aggiunta, non sblocca come sempre contenuti con restrizioni geografiche. La soluzione migliore, dunque, resta sempre l’uso di una VPN.

Conclusioni

Abbiamo dunque visto come sbloccare un sito Web bloccato. Sia soluzioni alternative sia quella più efficiente caratterizzata dall’uso di una VPN. Grazie a queste ultime potete sbloccare praticamente qualsiasi sito o contenuto. Sia che vi troviate a lavoro, a scuola o in un paese con censura. NordVPNExpressVPN e CyberGhost e sono le migliori in tal senso. Anche Surfshark, in definitiva, è una soluzione adeguata. Soprattutto a fronte di un costo ridotto.

Per quanto le soluzioni come Tor e i proxy siano comunque valide, non vanno bene in tutti i casi. Inoltre, non garantiscono alcun tipo di sicurezza o protezione. Se poi consideriamo che le VPN citate offrono tutte periodi di prova con rimborso, non vale davvero la pena perdere tempo in soluzioni tutt’altro che efficienti.

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Sbloccare siti bloccati – Domande frequenti

Come sbloccare un sito Web a scuola?

Tutto ciò che vi serve in questo caso è avere una VPN installata sul vostro dispositivo. Sia che si tratti di computer, smartphone o altri dispositivi, potrete facilmente attivarla.

Per esempio, usando le migliori VPN per iPad potrete a qualsiasi contenuto con restrizioni. Sia imposte dalla scuola, sia imposte a livello internazionale. Una risorsa da usare, comunque, responsabilmente, solo per motivi didattici e non di intrattenimento.

È legale sbloccare siti Web?

Sbloccare siti Web è perfettamente legale. Se lo scopo è quello di sbloccare siti e non eseguire operazioni illegali, allora potete usare una VPN senza alcun timore. D’altronde, sbloccare un social media o YouTube mentre si è a lavoro o a scuola non è contro la legge.

Grazie a una VPN non dovrete preoccuparvi di alcuna conseguenza negativa. Questo perché è impossibile l’identificazione grazie all’alto livello di sicurezza offerto.

Un proxy è meglio di una VPN per sbloccare un sito Web?

Un proxy non è meglio di una VPN per questa operazione. Innanzitutto, come abbiamo già sottolineato, un proxy non offre alcuna protezione. Inoltre, non è in grado di sbloccare siti con restrizioni geografiche. Come se non bastasse, i proxy sono generalmente vietati nelle scuole o sul luogo di lavoro.

Alcuni proxy possono inoltre registrare i vostri dati, la cronologia di navigazione e persino le credenziali di accesso a siti. Una VPN, invece, non vi espone a tutti questi rischi. Tutte quelle selezionate infatti hanno un grado elevato di sicurezza.

Grazie alle politiche no-log, non registrano i vostri dati e vi garantiscono il massimo anonimato. Tutto questo sbloccando i siti Web con restrizioni di ogni tipo.

Posso usare una VPN per sbloccare un sito di scommesse?

Sì, utilizzando una VPN è possibile sbloccare qualsiasi tipo di sito e piattaforme. Tra questi troviamo anche i siti di scommesse, che potrebbero essere bloccati in alcuni paesi. Qualora il gioco d’azzardo fosse ritenuto esplicitamente illegale nel vostro paese, vi invitiamo ad astenervi da questa pratica.

Anche se usare una VPN vi mette al sicuro e con la giusta dose di anonimato, è bene usare cautela. Soprattutto se la vostra attività può portare alla violazione di leggi locali.

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