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Recensione PureVPN: la VPN controversa è usabile nel 2024?

PureVPN è uno dei gestori più “anziani” sul mercato. Questo perché ha iniziato la sua attività nel 2007, molto prima di tanti altri gestori odierni. Ciò farebbe quindi pensare a un approccio ormai maturo e consolidato. Tuttavia, le cose non stanno esattamente così e, in passato, PureVPN si è trovata sotto i riflettori per vari motivi. Quello più eclatante, le è valso il nome di gestore poco affidabile.

In sostanza, PureVPN ha rivelato informazioni ad agenzie governative statunitense come l’FBI. Questi servizi si usano principalmente per avere privacy. Risulta quindi chiaro che una mossa del genere faccia sì che gli utenti perdano fiducia nel gestore. Al di là della necessità di perseguire i criminali, deve comunque esserci un limite invalicabile.

Detto ciò, bisogna anche dire che PureVPN, negli ultimi anni, ha tentato di rimuovere questo episodio. Ma come può riconquistare la fiducia degli utenti? La prima mossa è stata quella di cambiare sede legale. Con la nuova giurisdizione nelle Isole Vergini Britanniche, l’approccio ai dati degli utenti è cambiato notevolmente. Ma vedremo in dettaglio questa e altre informazioni nella recensione di PureVPN 2024.

Risponderemo ai vostri quesiti, se valga o meno la pena investire in questo gestore e così via. Analizzeremo ogni singolo aspetto, quindi allacciatevi le cinture e partiamo subito. Alla fine, saprete davvero tutto su PureVPN.


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Recensione PureVPN: usabilità e supporto dispositivi

Iniziamo come sempre il nostro processo di recensione di una VPN con il supporto ai dispositivi. Ovvero, in sostanza, dove questa VPN può essere installata. Sia tramite applicazione nativa sia altre metodologie eventualmente presenti. In questo modo, gli utenti sanno già cosa aspettarsi dalle possibilità di utilizzo. L’abbiamo utilizzata principalmente come VPN per Windows, ma come vedrete funziona bene anche su altri sistemi operativi.

Applicazione desktop e app mobile

L’applicazione che la maggior parte degli utenti utilizzerà è quella desktop o mobile. Pertanto è molto importante che una VPN abbia tra i sistemi operativi supportati quelli più famosi. Da questo punto di vista PureVPN rientra tra i gestori con supporto dispositivi più che classico. Troviamo quindi:

  • Windows
  • macOS
  • Linux
  • Android
  • iOS
  • Browser (in formato di estensione)

Oltre ai sistemi operativi più classici, PureVPN ha anche un’estensione per browser. Interessante, sicuramente, ma non esattamente al livello dei più grandi gestori come ExpressVPN. Meglio invece per quanto concerne la possibilità di utilizzo su più dispositivi in maniera simultanea. PureVPN supporta fino a 10 connessioni contemporanee, un numero maggiore rispetto a molti gestori concorrenti. Indubbiamente non è come Surfshark, che ne offre di illimitate, ma si difende comunque in maniera più che dignitosa.

Detto ciò, passiamo invece all’analisi dell’applicazione stessa. Questa si rivela molto simile sia per quanto concerne l’ambito desktop sia quello mobile. Una scelta stilstica ed estetica che apprezziamo. Si rende così più semplice il passaggio dall’una all’altra senza la necessità di imparare nuove configurazioni.

purevpn-app-server
© 01net.com

L’aspetto è minimalista. La versione per Windows che abbiamo provato per la recensione PureVPN, vede una pagina principale con le informazioni e, nella colonna a sinistra, icone cliccabili. Tramite queste è possibile accedere ai diversi menu. Troviamo quello dei server, dove è possibile effettuare una ricerca interna per trovarne uno specifico. Oppure, inserirli tra i preferiti per avere una lista di server più utilizzati a cui connettersi rapidamente.

Il menu delle impostazioni è semplice ed è ben suddiviso. Ogni impostazione che possiate desiderare è presente in uno dei tre sotto menu. Ci sono le impostazioni generali, afferenti al funzionamento dell’app. Poi quelle relative al protocollo VPN e infine lo split tunneling.

purevpn-impostazioni-app
© 01net.com

L’unico elemento che potremmo definire negativo dell’app e del suo funzionamento è puramente estetico. Da un lato l’aspetto minimalista è piacevole e in linea con i tempi, dall’altro il bianco onnipresente lo è meno. Risulta un po’ accecante e non è possibile cambiare tema, come accade per esempio in Surfshark.

App per TV e gaming

In questa recensione di PureVPN dobbiamo citare anche la possibilità di utilizzo su altri dispositivi. Il gestore offre infatti anche un’app appositamente pensata per funzionare come VPN per Android TV. Questa è basata naturalmente sulla versione Android del software. Tuttavia, non è l’unica compatibilità aggiuntiva. Per esempio nella lista dei dispositivi figura anche un altro strumento per lo streaming. PureVPN è quindi anche una VPN per Firestick TV, con un client scaricabile tramite il negozio virtuale di Amazon.

Per usarla invece in ambito gaming, avrete necessariamente bisogno di utilizzare un router. Non utilizza infatti tecnologie come SmartDNS di ExpressVPN. Usando la VPN tramite router potrete comunque collegare le vostre console da gioco. Come per esempio le moderne PlayStation 5 o Xbox Series.

Questi elementi, uniti alla possibilità di usare fino a 10 connessioni simultanee, sono sicuramente dei vantaggi da non sottovalutare. Sul sito ufficiale di PureVPN sono presenti anche delle guide. Tramite queste potrete risolvere qualsiasi problema vi si pari davanti durante il setup della VPN.

Supporto router di PureVPN

Concludiamo questa sezione della recensione PureVPN con il supporto router. Abbiamo accennato nel paragrafo precedente come sia possibile collegare le console da gioco tramite router. Tuttavia è solo una delle funzionalità di questa opzione. Infatti con la VPN tramite router potrete collegare facilmente qualsiasi dispositivo WiFi. Questo sarà immediatamente connesso alla rete VPN, passando per i server protetti. Una vera e propria comodità.

Il supporto router di PureVPN è notevole. Sul sito ufficiale possiamo trovare guide dettagliate su come collegare la VPN su oltre 20 brand di router differenti. Per esempio Asus, D-Link, netgear, DD-WRT e molti altri. In aggiunta, per chi non volesse eseguire lunghi setup potenzialmente complicati, c’è anche una possibilità ulteriore.

PureVPN lavora infatti in tandem con FlashRouters, sito che vende dispositivi pre-configurati con la VPN. Pronti per essere utilizzati senza dover eseguire alcun tipo di attività ulteriore. Il costo potrebbe essere elevato. Quindi, se preferite procedere con l’installazione sul router di cui già disponete, dovrete assicurarvi della compatibilità.

Nello specifico è importante che il vostro router supporti i protocolli PPTP oppure OpenVPN. In questo caso, l’installazione sarà sicuramente più semplice.

Recensione PureVPN: il gestore è sicuro?

Dopo aver visto l’applicazione e le sue varie declinazioni, siamo pronti a procedere con la sicurezza. La recensione di PureVPN ci ha permesso di verificare alcune delle sue funzioni. Queste sono infatti cruciali per la protezione degli utenti, vediamole quindi in dettaglio.

Cifratura 256-bit

La cifratura è uno degli aspetti più importanti delle Virtual Private Network. Ma perché è un elemento così vitale? In sostanza, la cifratura agisce sui dati in uscita. Un eventuale hacker che carpisce dati non cifrati, può ricavarne molte informazioni. Tuttavia non è solo dai malintenzionati che bisogna proteggersi, spesso anche il proprio gestore Internet può utilizzare le informazioni così ottenute.

Il sistema di cifratura impiegato da PureVPN è l’ormai consolidato AES 256-bit. Un sistema che rende i dati praticamente impenetrabili. Non a caso è utilizzato da agenzie governative statunitensi, militari e banche. Le informazioni cifrate tramite questo sistema necessiterebbero di molto tempo per provare a essere lette e comprese. Rendendo quindi lo sforzo poco proficuo per qualsiasi malintenzionato.

Nel momento esatto in cui vi collegate a un server di PureVPN, quindi, questa cifratura viene messa in atto. Un sistema sfruttato dai migliori gestori e che ormai è divenuto lo standard qualitativo di riferimento.

Kill switch

purevpn-kill-switch
© 01net.com

Il kill switch, per chi non ne avesse mai sentito parlare, è uno strumento che interrompe la connessione Internet. Ciò avviene quando si perde la connessione a un server VPN. Molti gestori utilizzano questo sistema e lo troviamo anche in questo caso. Sebbene in fase di recensione di PureVPN abbiamo notato come abbia un nome diverso, chiamato infatti IKS nell’applicazione.

Interrompendo la connessione Internet, si evita l’esposizione del proprio IP. Quindi anche in caso ci sia una perdita accidentale di aggancio al server, non si rischia nulla. Il kill switch di PureVPN è affidabile, tuttavia bisogna attivarlo nelle impostazioni. Per gli utenti che non vogliono invece questo livello di protezione aggiuntivo, è possibile disattivarlo dallo stesso menu.

Supporto WireGuard e OpenVPN

purevpn-protocolli
© 01net.com

Il protocollo di base applicato in PureVPN è in scelta automatica. Ciò significa che la VPN sceglierà per voi quello più adatto in base al server utilizzato. Tuttavia, è anche possibile selezionarne uno specifico. Quelli che PureVPN utilizza sono il classico OpenVPN, affidabile anche se un po’ lento. Oppure IKEv2 e l’immancabile WireGuard.

Questo set di protocolli è più che sufficiente a garantire ottime prestazioni. Naturalmente non troverete protocolli personalizzati delle migliori VPN che abbiamo mai analizzato. Come per esempio ExpressVPN o NordVPN. Ciononostante ci si può dire comunque soddisfatti della selezione resa disponibile.

Vale la pena citare anche una funzione non spesso presente. Ovvero il protocollo alternativo. Impostando un secondo protocollo, la VPN utilizzerà quest’ultimo qualora la prima scelta non sia disponibile. Quindi gli utenti possono scegliere WireGuard come protocollo primario, impostando OpenVPN come secondario. In questo modo si avrà sempre la sicurezza di essere connessi tramite un protocollo affidabile.

Split Tunneling

purevpn-split-tunneling
© 01net.com

Sorpresi di trovare questa funzione su PureVPN, abbiamo deciso di provarla. Quando attiva, permette di disabilitare la VPN utilizzando applicazioni specifiche. Lo split tunneling quindi può essere utile quando si vuole una connessione privata e cifrata mentre si naviga. Per poi passare alla connessione classica, senza disconnettersi dal server, quando si apre un’app specifica.

Così facendo, non dovrete esporre il vostro IP o DNS scollegandovi dalla VPN. Ma potrete comunque usare servizi che non beneficiano del cambio di posizione geografica. Un sistema che molti utenti trovano decisamente utile. Siamo pertanto soddisfatti dell’implementazione in PureVPN.

Recensione PureVPN e chiavi di cifratura “quantum-resistant”

Per la nostra recensione PureVPN abbiamo indagato sulle cosiddette chiavi di cifratura “quantum-resistant”. Si tratta uno strumento applicato da PureVPN per aumentare la protezione della connessione degli utenti. Ma cosa sono di preciso?

Le chiavi provengono da Quantinuum, una compagnia con cui PureVPN lavora per migliorare la propria sicurezza. Queste ultime si chiamano così perché proteggono dalle minacce del “quantum computing”. Una precauzione in ottica futura per quanto concerne la cifratura dei dati.

È una tecnologia decisamente rivoluzionaria, dal momento che i computer quantistici saranno in grado di superare facilmente i tradizionali metodi di cifratura.

Recensione PureVPN: test esposizione IP e DNS

L’inclusione di una protezione da esposizione di IP e DNS è un elemento da apprezzare in ogni VPN. Durante la recensione di PureVPN, però, abbiamo messo alla prova questo elemento. Come spesso, nelle nostre recensioni effettuiamo un triplo controllo, sfruttando siti dedicati. Tramite questi ultimi, ci è possibile capire se la connessione a un server di PureVPN sia davvero sicura al 100% o se ci siano problemi relativi all’esposizione del proprio IP.

D’altronde, gli utenti che scelgono una VPN lo fanno anche per la sicurezza. Per mantenere la propria privacy ed evitare che ci siano problemi di sorta. Passiamo dunque all’analisi concreta con i siti che abbiamo già menzionato.

Il primo test è stato effettuato con IPLeak.net, di cui trovate i risultati direttamente nell’immagine in basso. Come ci aspettavamo, non c’è nessuna esposizione dell’IP originale.

purevpn-test-ipleak
© IPLeak.net

Il secondo test è stato effettuato con DNSLeakTest.com. Anche in questo caso, PureVPN ha passato la prova in modo magistrale. Nessuna esposizione, connessione al server solida e garantita.

purevpn-test-dnsleak
© DNSLeakTest.com

L’ultima prova è stata effettuata con BrowserLeaks.com e, non c’è bisogno di dirlo, anche qui non abbiamo riscontrato problemi di nessun tipo. Per questo motivo, possiamo sostenere che la protezione di PureVPN è efficiente.

purevpn-test-browserleak
© BrowserLeaks.com

Recensione PureVPN: politica sulla privacy

A prescindere da quali siano i protocolli di sicurezza messi in atto da una VPN, alla fine bisogna sempre prenderne in considerazione la politica sulla privacy. Ed è proprio in questo frangente che spesso i nodi vengono al pettine. Per la recensione di PureVPN non potevamo quindi non analizzare tale aspetto.

Per molto tempo PureVPN è stata in passato legata alla giurisdizione di Hong Kong, dove la sua sede si trovava. Tuttavia, nel 2021, la sede legale è stata spostata nelle Isole Vergini Britanniche. La stessa posizione di ExpressVPN, per esempio.

Una mossa che ha permesso a questo gestore di rivedere alcune sue pratiche. Ma si tratta di un procedimento indolore? In realtà no. In parte perché è stata spostata solamente la sede legale. Ciò significa che la sede fisica risiede ancora a Hong Kong, territorio sempre più sotto il controllo diretto cinese.

Ciò genera non poche preoccupazioni negli utenti. É lecito suppore che, poiché la sede fisica sia ancora a Hong Kong, la Cina possa avere ancora un controllo e influenzare la politica di PureVPN. Ma, tralasciando per un attimo questa informazione, vediamo nello specifico la politica sulla privacy.

Quali informazioni non vengono salvate?

PureVPN cerca di orientarsi sempre più verso un modello no-log. Ovvero volto a non salvare le informazioni degli utenti. La politica sulla privacy che è possibile trovare sul sito ufficiale sostiene che il gesotre non salva:

  • cronologia
  • indirizzi IP
  • traffico in uscita
  • richieste DNS
  • l’IP originale dell’utente

Tutte informazioni che potrebbero portare all’identificazione. Da questa lista sembrerebbe che la politica no-log possa essere rispettata. Prima di trarre le conclusioni, però, è necessario vedere in dettaglio anche i dati che la VPN, invece, salva. E tra questi ci sono purtroppo anche informazioni che altre VPN di alto profilo non registrano.

Quali informazioni vengono salvate?

Le informazioni classiche che vengono salvate prevedono l’indirizzo email, quello di fatturazione e la password. Praticamente tutte le VPN in abbonamento salvano questi dati, non c’è nulla di cui lamentarsi in questo caso. Tuttavia, troviamo anche altri dati inseriti nella lista, ovvero:

  • la città e il gestore Internet dell’utente
  • la durata della connessione
  • il giorno di connessione
  • il consumo di banda
  • posizione server usati

Sebbene PureVPN sostenga che questi dati non siano usati per identificare gli utenti, ci sono comunque stranezze da prendere in considerazione. Il consumo di banda non è strano, d’altronde questo può servire per capire il volume di dati che passa per la VPN. Può essere utilizzato quindi anche per capire quali server potenziare, per esempio.

Tuttavia, salvare la città e il gestore Internet dell’utente non sembrano avere riscontro nel corretto funzionamento del servizio. Sono dati che molti utenti preferirebbero tenere privati. A tal proposito, la dicitura “no-log” di cui PureVPN si fregia, potrebbe non essere del tutto veritiera.

D’altronde, nel 2017 PureVPN ha di fatto rilasciato informazioni all’FBI per rintracciare uno stalker online. Naturalmente compiere crimini protetti da una VPN è inaccettabile. Ciononostante, molti utenti hanno iniziato a dubitare dell’effettiva privacy fornita da PureVPN.

Verifica Always-On

Un elemento che va in contrasto con quanto detto precedentemente è la verifica Always-On a cui PureVPN ha aderito. In sostanza, è sempre aperta a verifiche esterne, in qualsiasi momento queste avvengano. Dal momento in cui ha impostato questa politica, PureVPN ha ricevuto due verifiche esterne.

Una realizzata da Altius, compagnia con sede in California. La seconda da KPMG. Entrambe hanno confermato che la politica no-log è rispettata dalla compagnia. Il vantaggio della verifica Always-On è che queste compagnie o altre possono eseguire dei test a sorpresa. Senza avvisare il gestore, possono accedere ai server e verificare che la politica no-log sia rispettata.

Recensione PureVPN: Trust Center

Oltre alle verifiche esterne, molte compagnie pubblicano anche resoconti interni con cadenza variabile. Ciò avviene per esempio anche con CyberGhost. Non sorprende trovarlo quindi anche in un gestore come PureVPN.

Si tratta di resoconti sulla trasparenza, una pratica iniziata da PureVPN nel 2019. Questi resoconti sono accessibili da tutti gli utenti. Generalmente pubblicati due volte al mese, permettono di capire le attività della compagnia. Coinvolgendo quindi tutta l’utenza a seguire i processi di sicurezza messi in atto.

Negli ultimi anni il gestore si è sicuramente trasformato. Al momento della recensione di PureVPN nel 2024, molti dettagli problematici fanno ormai parte del passato. Ciò che purtroppo non la rende degna di fiducia al 100% è la compagnia che controlla le operazioni, ovvero Gaditek. Nota per le sue cattive pratiche e l’acquisto di recensioni fasulle.

Se proprio dovessimo scegliere una VPN, PureVPN farebbe sempre nascere qualche dubbio. Cosa che, invece, non accade con gestori come ExpressVPN o CyberGhost.

Recensione PureVPN streaming: Netflix e altre piattaforme

Continuiamo la recensione di PureVPN passando invece all’ambito dei contenuti multimediali. Dal momento che sempre più VPN per streaming affollano il mercato, diventa davvero difficile sceglierne una. Abbiamo quindi testato questo gestore alle prese con Netflix e le altre piattaforme più popolari. Per capire se, effettivamente, è in grado di sbloccare parzialmente o in modo totale i cataloghi.

PureVPN funziona con Netflix?

purevpn-netflix
© 01net.com

Iniziamo pertanto con quello più popolare, ovvero Netflix. Rispetto a qualche anno fa, la situazione di PureVPN è migliorata. Un tempo infatti non era in grado di sbloccare alcun catalogo Netflix. Abbiamo eseguito i nostri test per verificare se fosse cambiato qualcosa. In effetti, durante la stesura della recensione PureVPN è riuscito a fornirci i contenuti che desideravamo.

Abbiamo quindi effettuato una prova collegandoci prima a un server statunitense. Così facendo siamo riusciti a ottenere lo show Grey’s Anatomy, esclusiva sulla piattaforma per il mercato USA. Un buon risultato, ma per quanto riguarda gli altri cataloghi?

Il secondo test è stato effettuato con il catalogo giapponese. Collegandoci a un server nipponico, anche in questo caso abbiamo avuto un riscontro positivo. È possibile quindi vedere gli episodi degli anime più recenti senza troppi problemi. Un altro punto a favore di PureVPN.

Ormai convinti della capacità di sblocco, eravamo convinti che avrebbe confermato le sue capacità con il catalogo canadese. Purtroppo, collegandoci al server in questione, non abbiamo avuto lo stesso risultato. I film in esclusiva sulla piattaforma come Midnight in the switchgrass non sono risultati visibili. Pertanto PureVPN ha fallito in quest’ultimo test per quanto concerne Netflix.

Due risultati su tre è comunque un esito accettabile. Sebbene, dobbiamo sottolinearlo, esistano gestori nella stessa fascia di prezzo in grado di sbloccare tutti i cataloghi senza problemi. Come per esempio NordVPN.

PureVPN funziona con altre piattaforme?

Per quanto riguarda le altre piattaforme, invece, abbiamo avuto risultati molto altalenanti. Per esempio, con il server giapponese siamo riusciti a sbloccare Amazon Prime Video. Ma, allo stesso tempo, non siamo riusciti ad avere accesso alla TV giapponese.

Con il server del Regno Unito, nonostante i nostri tentativi, non siamo riusciti a vedere i contenuti tramite BBC iPlayer. Purtroppo quindi dobbiamo constatare che gli sforzi di PureVPN nello sblocco contenuti sia principalmente rivolto sulla piattaforma Netflix. Tutte le altre, soprattutto TV internazionali che permettono di vedere eventi sportivi in chiaro, non rientrano tra le priorità del gestore.

Anche in questo caso, dobbiamo sottolineare che esistono VPN più performanti per vedere contenuti in streaming. L’affidabilità in questo segmento è fondamentale, soprattutto per gli utenti che seguono show, film ed eventi di ogni tipo. PureVPN non supera pertanto tutti i nostri test come ci saremmo aspettati.

Test della velocità: quanto è veloce PureVPN?

La velocità non è mai stata la priorità di PureVPN e, dalle nostre analisi in merito, sembra che la situazione sia ancora la stessa. Abbiamo affrontato questa recensione di PureVPN nel 2024 per capire quanto il gestore fosse cambiato rispetto al passato, tuttavia sembra che gli sforzi siano limitati principalmente ad altri settori.

Per effettuare le nostre prove del servizio ci siamo connessi a diversi server. Abbiamo quindi preso come punto di riferimento la nostra connessione fibra italiana, di cui potete trovare il resoconto sulla velocità tramite l’immagine qui in basso. Comparando questa con server nel Regno Unito, Stati Uniti, Giappone e Australia, abbiamo tratto le nostre conclusioni.

connessione-senza-vpn
© SpeedTest

Iniziamo quindi con i risultati del server del Regno Unito, che potete trovare in basso. La velocità è solo appena paragonabile a quella della nostra connessione originale. Nonostante ci trovassimo comunque in Europa, è un risultato al di sotto della media. Il ping rientra invece in una fascia, tutto sommato, accettabile.

purevpn-test-velocita-uk
© SpeedTest

A seguire ci siamo connessi al server negli Stati Uniti. Una posizione molto più lontana dalla nostra, ma ancora una volta con risultati poco soddisfacenti. Anche il ping in questo caso è particolarmente elevato, fattore che rende la connessione poco responsiva.

purevpn-test-velocita-usa
© SpeedTest

I risultati continuano a peggiorare, con la connessione al server giapponese. La velocità è molto inferiore alla nostra, con un ping che sale in maniera davvero vertiginosa.

purevpn-test-velocita-jp
© SpeedTest

Chiudiamo il test sulla velocità con il server australiano. Come è facile immaginare, i risultati non sono molto lontani da quanto già visto con gli altri server. Il ping è a livelli particolarmente alti, dettaglio che inficia sulla possibilità di utilizzo della connessione in altri ambiti. Che vedremo comunque meglio in seguito.

purevpn-test-velocita-australia
© SpeedTest

Alla luce dei risultati ottenuti, non possiamo qualificare PureVPN come un gestore in grado di garantire alta velocità. Esistono VPN infinitamente più veloci che hanno un prezzo inferiore o che rientrano nella stessa fascia. Non vediamo quindi alcun motivo per abbonarsi a PureVPN se la vostra prerogativa è il navigare in maniera scattante, vedere contenuti in streaming o scaricare file di grandi dimensioni.

PureVPN funziona per il gaming?

Dati i risultati ottenuti sulla velocità della VPN e i livelli di ping riscontrati, non pensiamo che PureVPN sia adatta a questo ambito. Il gaming richiede infatti una velocità elevata e un ping basso per poter evitare lag durante le partite online. E questo solo per quanto concerne il semplice multiplayer.

Se passiamo al gaming in streaming, è praticamente impossibile con un gestore di questo tipo. L’esperienza diventa tutt’altro che piacevole, con situazioni frustranti dovute alla bassa velocità. In sostanza, non possiamo consigliare questa VPN per il gaming.

Solo i migliori gestori riescono ad avere risultati soddisfacenti in questa categoria, quindi è importante puntare su VPN di alto calibro, come ExpressVPN.

Posso usare PureVPN per P2P e torrent?

La recensione di PureVPN continua ora con la possibilità di utilizzo per scaricare file tramite torrent. Il P2P non è spesso apprezzato in molti paesi, soprattutto perché alcuni utenti lo usano per aggirare le regole sul copyright. Lungi dal promuovere attività criminose tramite VPN, ci teniamo a sottolineare che questi sistemi permettono soprattutto di accedere a software gratuito. Per esempio i sistemi operativi basati su Linux vengono anche distribuiti tramite torrent.

purevpn-torrent
© 01net.com

Per evitare che tutti gli utenti connessi possano vedere il proprio IP, però, è importante scaricare tali file tramite VPN. A tal proposito, PureVPN dispone di server specifici per l’operazione. Questi sono situati principalmente in Europa, tuttavia ve ne sono anche in Africa, Panama e negli Emirati Arabi.

Effettuando una prova, abbiamo ottenuto una buona velocità di scaricamento. Ciò permette quindi di sfruttare PureVPN come Virtual Private Network per il torrenting senza nessun tipo di intoppo o problema.

Recensione PureVPN: funziona nei paesi con censura?

La sede fisica del gestore, come accennato precedentemente nella recensione di PureVPN, è Hong Kong. Sebbene questa zona non abbia la stessa pesante censura del resto della Cina, le cose possono cambiare da un momento all’altro.

Fino ad allora, però, vale la pena sottolineare che PureVPN è riuscita a superare nella maggior parte dei casi tale censura. Con qualche problema riportato solo su applicazione per Android. L’app per computer riesce a superare il firewall e può quindi essere usata a tale scopo.

Il fatto che la VPN possa essere ancora controllata dal governo cinese, però, non la rende una scelta sicura al 100%. Soprattutto per utenti che vivono nel paese e vogliono accedere a siti e servizi bloccati. Tecnicamente, la risposta alla domanda è sì, PureVPN funziona nei paesi con censura.

Tuttavia, se vi trovate in Cina, esistono opzioni molto più sicure e affidabili, come ExpressVPN o NordVPN. Entrambi questi gestori funzionano senza problemi di sorta. In più, la loro posizione fisica e legale vi permette di sbloccare qualsiasi sito e servizio dormendo sonni tranquilli.

Server e posizioni: quanto è grande la rete PureVPN?

La rete di PureVPN è più che sorprendente. Questa conta infatti più di 6.000 server in oltre 70 paesi del mondo. Ciò la rende, almeno dal punto di vista dei server, una rete più grande rispetto a ExpressVPN e NordVPN.

La suddivisione di server nei paesi del mondo è sufficientemente variegata, dando accesso a oltre 88 posizioni disponibili. Troviamo quindi server in Europa, negli Stati Uniti, in Asia e persino in Africa. Dove trovate posizioni come Kenya, Angola e Sud Africa.

I server virtuali sono oggettivamente pochi. Ce ne sono alcuni in paesi dell’Africa, come Egitto e Algeria. Tuttavia le posizioni più popolari dispongono di server fisici, molto più affidabili e richiesti.

Assistenza clienti: come contattare PureVPN?

È molto facile contattare l’assistenza clienti di PureVPN. Questo perché, come altri siti di gestori popolari, dispone di un widget per aprire subito una live chat. Cliccando su questo pulsante che generalmente si trova in basso a destra, è possibile inviare subito un messaggio. Il supporto risponderà entro pochi minuti e vi permetterà di interagire in maniera da risolvere qualsiasi vostro problema.

L’assistenza 24/7 è sempre un fattore che apprezziamo. Di fatti, anche quella di PureVPN è stata reattiva e ha permesso di parlare subito con un operatore. Naturalmente, per chi preferisce, è possibile anche inviare una email all’indirizzo ufficiale per il supporto. Tuttavia, è inutile sottolineare che questo metodo è decisamente più lento. Richiedendo di fatto un’attesa maggiore per una risposta.

Sul sito è anche possibile trovare diverse guide e risposte alle domande frequenti. È sempre una buona idea dare un’occhiata qualora si abbiano dubbi o incertezze. Tali guide, infatti, possono risolvere problemi di natura generica che gli utenti incontrano spesso.

Quanto costa PureVPN?

Prima di giungere alla conclusione della recensione PureVPN del 2024, diamo un’occhiata anche al costo. In linea di massima è un gestore dal costo basso pur non essendo però la VPN più economica a cui possiate accedere.

purevpn-prezzi
© PureVPN

Il costo varia in base alla durata dell’abbonamento, oltre che all’inclusione di servizi accessori. Se prendiamo come punto di riferimento l’abbonamento Standard, quello basilare, per due anni, la VPN ha un costo di circa 2,30 euro. Sottolineiamo che questo non è il prezzo base, ma un prezzo scontato dell’81%. Un’offerta, quindi, a tempo limitato.

Scegliendolo si ha accesso semplicemente alla rete server di PureVPN. Mentre invece per tutti i servizi aggiuntivi il costo arriva a circa 5 euro mensili in offerta. Altrimenti, il piano Max ha un costo di 19,95€ al mese.

Al netto dei costi, PureVPN ha comunque un vantaggio. Presenta infatti una prova gratuita di 7 giorni. Tramite questa si può testare il servizio ma bisogna ricordarsi di disattivare il rinnovo automatico. Altrimenti, il gestore vi addebiterà un abbonamento al termine del periodo di prova.

Metodi di pagamento disponibili

Per acquistare l’abbonamento PureVPN è possibile utilizzare tutti i metodi di pagamento classici. Potrete quindi scegliere carta di credito o di debito, PayPal, Google Pay e persino tramite criptovalute. Tra quelle supportate figurano Bitcoin, Litecoin ed Ethereum. Ricordiamo però che, nel caso di pagamento tramite queste ultime, l’abbonamento non sarà rimborsabile nel momento in cui decidiate di cancellarlo.

Come ottenere un rimborso da PureVPN?

Ottenere un rimborso, nel caso non siate soddisfatti della VPN, è semplice. Basta infatti rispettare innanzitutto il termine massimo stabilito dalla compagnia. Questo è fissato a 31 giorni, pertanto se rientrate in questo periodo, potrete avere indietro l’intero importo speso.

Parlando con l’assistenza clienti, questa proverà a offrirvi sconti o farvi cambiare idea. Se riuscite a resistere alla tentazione, chiedendo un rimborso, l’intero importo speso vi verrà restituito. Potete eseguire questa procedura facilmente tramite live chat. Sicuramente una soluzione migliore rispetto all’uso di email, che potrebbe farvi perdere tempo prezioso.

Cosa non ci è piaciuto durante la recensione PureVPN

Purtroppo, nonostante PureVPN sia migliorata negli anni, è davvero difficile dimenticare eventi passati. Soprattutto quando questi sono legati alla privacy degli utenti che non viene rispettata in toto. Inoltre, nemmeno il cambio di posizione legale riesce a dare un senso di cambio radicale. Questo perché la posizione fisica resta sempre ancorata a Hong Kong.

Al di là della questione legata alla privacy, c’è poi la capacità effettiva di streaming del servizio. Come abbiamo riscontrato nella nostra recensione PureVPN non è risultata particolarmente efficiente. In conclusione, anche l’app, pur essendo moderna e funzionale, necessiterebbe di una maggiore cura. Aggiungendo magari un tema scuro che possa rivelarsi meno gravoso per gli occhi. Naturalmente, chi la utilizza solo per connettersi a un server e richiuderla velocemente, potrebbe non avere lo stesso problema. Si tratta pertanto di un elemento meno importante rispetto a quelli precedentemente enunciati.

Quali sono le valutazioni di PureVPN?

PureVPN è recensita in maniera positiva da molti utenti. Se diamo un’occhiata alla votazione su TrustPilot possiamo vedere che il punteggio è di 4,7 stelle su 5. Con una massiccia percentuale di utenti che hanno assegnato 5 stelle. Al momento della scrittura della nostra recensione di PureVPN, parliamo dell’86% degli utenti.

purevpn-trustpilot
© TrustPilot

Le recensioni positive parlano della sicurezza e dell’assistenza clienti rapida nel risolvere problemi. Quelle negative, invece, si concentrano sull’incapacità di usarla per streaming. Nonché per le basse velocità raggiunte dalla VPN.

Il punteggio degli utenti Android è più basso, si attesta a 4,1 stelle su 5, con circa 37 mila recensioni. Il livello di soddisfazione e insoddisfazione è generalmente lo stesso anche in questo caso. Mentre infine su App Store, gli utenti iOS sono generalmente più soddisfatti. L’app ha infatti una votazione pari a 4,3 stelle su 5. Gli utenti lamentano la velocità bassa quando connessi ai server PureVPN.

Possiamo quindi dedurre che, in linea di massima, PureVPN sia un gestore in grado di offrire un servizio nella media. Nulla di particolarmente esaltante o in grado di ridefinire il concetto di VPN.

Conclusioni recensione PureVPN: una VPN decente ma con un passato turbolento

Al netto di quanto analizzato, non ci resta che trarre quindi le conclusioni della recensione PureVPN. In sostanza, abbiamo visto tanti elementi pertinenti a questo gestore. Partendo dall’applicazione abbiamo riscontrato una buona gestione dei menu e reattività del software. Indubbiamente dal punto di vista puramente legato al design, potrebbe migliorare. Tuttavia se parliamo di funzionalità non c’è nulla di cui lamentarsi.

Nel tempo PureVPN ha anche migliorato tutto l’impianto legato alla sicurezza. Ha ampliato la propria rete server e offre oggi molte posizioni diverse. Il problema principale resta sempre la privacy. In passato ha fornito informazioni all’FBI, quindi se anche oggigiorno ha una politica sulla privacy differente, il dubbio resta. Soprattutto perché ancora sotto l’ombrello di Gaditek, una compagnia con pratiche tutt’altro che cristalline. Sono ben note infatti le pratiche applicate da quest’ultima, come l’ottenimento di recensioni positive a pagamento.

Alla luce di tutti questi fattori, non possiamo consigliare PureVPN a cuor leggero. Se state cercando un gestore che sia egualmente economico, ma senza tutti queste apparenti aspetti negativi, esistono soluzioni alternative degne di nota. Una di queste è per esempio CyberGhost, decisamente economica e in grado di garantire sicurezza e privacy.

PureVPN

7.4

Nota

7.4/10

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