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CyberGhost vs Surfshark 2024: battaglia tra due VPN economiche

La ricerca di una VPN passa per tanti fattori differenti. Tuttavia, è innegabile che gli utenti guardino soprattutto al prezzo. Si tratta di una normale conseguenza delle difficoltà economiche che si vivono negli ultimi anni. Anche i gestori VPN si sono dovuti quindi adattare ai trend moderni, offrendo prezzi concorrenziali. In questo confronto Surfshark vs CyberGhost, esamineremo due VPN considerate tra le più economiche. Con questo non vogliamo però assegnar loro alcuno stigma. Tutt’altro: si tratta di gestori competenti, affidabili e con tante qualità.

La comparazione CyberGhost vs Surfshark metterà in luce tutte queste caratteristiche. Ne andremo ad analizzare e comparare sicurezza, facilità di utilizzo, capacità di sblocco e persino il prezzo. I nostri test sono effettuati in maniera certosina. Compareremo anche velocità e assistenza clienti.

Tutti dettagli che, alla fine di questa “battaglia”, vi permetteranno di scegliere al meglio. Potrete evidenziare facilmente quale dei due gestori sia quello più adatto a voi. Non ci resta altro da fare quindi che iniziare la sfida: che vinca il migliore!

CyberGhost vs Surfshark: app e semplicità di utilizzo

La prima comparazione nella sfida CyberGhost vs Surfshark spetta, come sempre, all’app. Questa è il biglietto da visita di una VPN. Lo strumento tramite il quale gli utenti possono usufruire dei servizi dei gestori. Quando le analizziamo, cerchiamo sempre dei software che consentano connessioni rapide.

Ma non è l’unico fattore preso in considerazione per decretare una buona app. Tra le caratteristiche che deve possedere c’è anche la compatibilità. Fortunatamente, sia CyberGhost sia Surfshark permettono l’installazione dell’app su tanti sistemi operativi differenti. Sono ottime VPN per Windows, macOS, Android, iOS . A questi si aggiungono anche il supporto router e la possibilità di installazione su Fire TV Stick e Android TV.

Prima di scendere in dettagli specifici riguardo le app, però, c’è una cosa da sottolineare. Surfshark batte CyberGhost in un ambito, ovvero le connessioni simultanee. Generalmente con un abbonamento i gestori forniscono un tot di collegamenti in contemporanea. Per CyberGhost questo numero è 7. Un numero sicuramente elevato, ma che impallidisce al confronto con quanto offerto da Surfshark. Il gestore infatti permette connessioni illimitate con un solo abbonamento.

Detto ciò, spostiamoci ora su quanto le app sono in grado di offrire.

CyberGhost

L’applicazione di CyberGhost è ben lungi dall’essere un’app minimalista. Una direzione, questa, esattamente opposta alla maggior parte dei software delle altre VPN. Potete vedere subito come sia particolarmente ricca di elementi dallo screenshot in basso. Questa è la versione Windows, ma si rivela molto simile a quella per macOS.

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© 01net.com

Tecnicamente potremmo dividere l’applicazione in tre aree specifiche. La colonna a sinistra presenta la suddivisione dei server e le impostazioni. Al centro troviamo i server preferiti, mentre sulla destra i dettagli di connessione. Dove c’è anche il pulsante per collegarsi e scollegarsi dai server. In linea di massima la gestione server è ben organizzata. Basta cliccare su uno dei preferiti o effettuare una ricerca nella barra a sinsitra. Dopodiché, cliccando due volte sul server scelto ci si collegherà automaticamente nel giro di qualche secondo.

Visita il sito di CyberGhost

Apprezziamo la suddivisione in server, che mette subito in luce la quantità di server dedicati di CyberGhost. Tra questi troviamo quelli SenzaSpia, quelli per torrent e streaming, per esempio. I problemi iniziano quando ci si immerge nelle impostazioni, suddivise in maniera tutt’altro che intuitiva.

Selezionando le impostazioni sulla privacy, nella stessa colonna dei server, si accede all’ad-blocker, il kill switch e la protezione da esposizione DNS. Invece, cliccando su Regole intelligenti, è possibile scegliere eccezioni (ovvero lo split tunneling). Infine, andando nelle impostazioni vere e proprie si scelgono i protocolli di connessione.

Insomma, tre menu differenti per impostazioni che avrebbero dovuto risiedere tutte in una sola posizione. Permettendo così un più semplice accesso. L’app di CyberGhost tende infatti a essere un po’ confusionaria. C’è davvero molto da migliorare sotto questo aspetto. Fortunatamente, le applicazioni per Android e iOS sono meglio organizzate per quanto concerne le impostazioni.

Surfshark

L’aspetto dell’app di Surfshark è sicuramente più moderno e meno caotico. Abbiamo come sempre una grande finestra con tre aree distinte, come è possibile vedere dallo screenshot. L’app testata è quella per Windows ma, come sempre, risulta simile anche su macOS. Ciò che apprezziamo subito è la possibilità di scegliere il colore del tema (chiaro o scuro).

surfshark-app-windows
© 01net.com

Sul lato sinistro c’è una colonna sottile, con delle icone che rappresentano vari menu specifici. La colonna centrale vede la lista server con una comoda barra di ricerca. Quest’ultima è davvero indispensabile per poter accedere a tutti i server facilmente. Sulla destra, infine, ci sono i dettagli di connessione con i tre server usati di recente.

Per accedere a tutte le impostazioni dell’app e della VPN basta cliccare sull’icona a forma di ingranaggio. La trovate facilmente nella prima colonna. Qui tutte le impostazioni sono ben organizzate.

Visita il sito di Surfshark

Risulta quindi particolarmente semplice trovare il kill switch, lo split tunneling, l’ad-blocker, la modalità NoBorders e così via. Molto intelligente la scelta di dividere in menu aggiuntivi le opzioni extra a pagamento facenti parte di Surfshark One.

L’app di Surfshark non è solo più facile da usare, ma ha anche un aspetto più moderno. Ciò vale anche per le app mobile, rivelandosi un’ottima VPN per iPhone e Android. Il passaggio da quella PC a quella per smartphone è indolore, con gli stessi menu e impostazioni. Per questo non possiamo far altro che apprezzare l’idea di design di questo gestore.

Chi vince?

La prima sfida CyberGhost vs Surfshark è vinta proprio da quest’ultimo. Surfshark ha un’app molto più intuitiva e semplice da utilizzare. Inoltre, non bisogna dimenticare che offre connessioni illimitate con un solo abbonamento. Davvero difficile da battere in questo segmento, quindi.

Sicurezza e privacy: quale VPN è più sicura?

L’app è ciò con cui gli utenti interagiscono, la prima cosa che vedono di una VPN. Tuttavia, ci sono anche elementi nascosti che ricoprono un ruolo egualmente importante. In dettaglio, facciamo riferimento alla sicurezza. Questa è una parte integrante di una VPN e dovrebbe rappresentare il fattore più importante per gli utenti.

D’altronde, non ha senso usare una Virtual Private Network se questa non garantisce anonimato e protezione. Nei prossimi paragrafi compareremo le funzioni di sicurezza dei due gestori. Scopriremo quali sono le caratteristiche univoche e quelle che, invece, le differenziano.

CyberGhost vs Surfshark: funzioni di sicurezza

Gli elementi che potremmo definire in comune sono classici. Questi sono spesso riscontrabili in tutte le grandi VPN premium. Tuttavia, per gli utenti che non hanno letto tutte le nostre recensioni, presentiamo qui tali funzioni di sicurezza.

Sia CyberGhost sia Surfshark dispongono di una cifratura di livello militare: AES 256-bit. Viene chiamata così poiché questo sistema è utilizzato anche da eserciti ed enti governativi per proteggere i propri dati. In sostanza, la cifratura è tale da impedire che occhi indiscreti possano leggere i vostri dati. Anche un hacker esperto impiegherebbe molto tempo e risorse per decodificare i dati, rendendo lo sforzo poco proficuo.

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© 01net.com

A questo si aggiunge poi un kill switch, per terminare la connessione Internet in caso di necessità. Lo split tunneling, per creare eccezioni e usare la VPN solo con determinate app. Ma anche un ad-blocker, che rende la navigazione più immediata, e il supporto al protocollo WireGuard.

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© Surfshark

Entrambi, poi, basano i propri server su RAM, un vantaggio notevole. Questo perché a ogni riavvio dei server, tutte le informazioni potenzialmente salvate vengono eliminate. La privacy è davvero totale, sia con CyberGhost sia con Surfshark.

Quali sono le differenze?

Quelle che abbiamo visto precedentemente erano le similitudini. Ciò che accomuna i due gestori, insomma. Ora passiamo invece alle differenze, che si palesano in alcune scelte specifiche. Iniziamo quindi con Surfshark, che presenta la modalità NoBorders, la rotazione IP e la suite Surfshark One.

La modalità NoBorders serve per superare la censura applicata da alcuni paesi come la Cina. Ma di questo discuteremo in dettaglio nel paragrafo specifico. La rotazione IP, invece, è un sistema che consente di modificare costantemente il proprio IP mentre connessi allo stesso server. Ciò rende molto difficile per qualsiasi malintenzionato il tracciamento della vostra attività.

Infine la suite Surfshark One prevede un pagamento aggiuntivo sulla quota base di abbonamento. Include un sistema di avvisi, un antivirus e un sistema di ricerca incognito. Il sistema di avvisi funziona molto similmente al monitor per il dark web di NordVPN discusso nella recensione del gestore. L’antivirus serve per tener traccia di eventuale codice malevole mentre invece la ricerca in incognito viene effettuata direttamente tramite l’app di Surfshark.

CyberGhost, dal canto suo, possiede come strumento di sicurezza i server Senza Spie. Si tratta in realtà di semplici server in Romania gestiti dalla compagnia. Collegandovisi, si ha una sicurezza totale e massima privacy. Questo perché completamente sotto il controllo di CyberGhost.

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© 01net.com

Anche CyberGhost offre una suite per la sicurezza come Surfshark. É presente un antivirus e uno strumento chiamato Security Updater. Grazie a questo CyberGhost monitora le app installate e, qualora richiedano aggiornamenti, avvisa l’utente. Uno strumento utile per evitare falle di sicurezza che potrebbero presentarsi in vecchie build.

Esiste una politica no-log?

Prima di concludere questa sfida e vedere il vincitore, dobbiamo anche accennare alla politica sulla privacy. I due gestori possono garantire una politica no-log grazie alla loro posizione peculiare. CyberGhost ha sede legale in Romania, un paese con leggi sulla privacy che tutelano gli utenti.

Per questo motivo, il gestore non è costretto a salvare log identificativi o comunicarli alle autorità in caso di bisogno. Non salva quindi la cronologia, gli indirizzi IP, le richieste DNS o qualsiasi altro dato identificativo.

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© CyberGhost

CyberGhost rilascia periodicamente dei rapporti sulla trasparenza. Tramite questi informa gli utenti di tutte le operazioni relativi al mantenimento della privacy. Surfshark, similmente a CyberGhost, non salva dati che potrebbero permettere la vostra identificazione. Niente indirizzi IP, cronologia, banda utilizzata, informazioni sulle sessioni e così via.

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© Surfshark

Surfshark ha sede legale nei Paesi Bassi. Sebbene sia in Europa, grazie alla giurisdizione locale può comunque gestire i dati degli utenti al meglio. Non registra insomma quelli identificativi. C’è da dire però che, in entrambi i casi, alcuni dati vengono effettivamente salvati. Come spesso accade, però, si tratta di dati legati al pagamento, l’email di registrazione e resoconti sull’app.

Questi servono esclusivamente a garantire la corretta erogazione del servizio di VPN. Non possono essere utilizzati per risalire alle vostre attività online. Pertanto, possiamo confermare che la politica sulla privacy no-log è correttamente portata avanti dai due gestori.

Chi vince?

Come abbiamo visto, ci sono funzioni di sicurezza comuni e alcune che differiscono. In linea di massima, però, entrambi i gestori sono impeccabili da questo punto di vista. Possiamo concludere che la sfida sulla sicurezza CyberGhost vs Surfshark si chiude con un meritato pareggio.

Visita il sito di CyberGhost

Visita il sito di Surfshark

CyberGhost vs Surfshark: test streaming

Le migliori VPN per streaming devono consentire non solo la visione senza buffering di contenuti multimediali. Uno dei vantaggi dell’usare una VPN è quello di poter sbloccare cataloghi multimediali di altri paesi. Cambiando il proprio IP si possono aggirare degli ostacoli sistemici posti dalle compagnie. Così potrete per esempio vedere i cataloghi Netflix degli Stati Uniti anche se siete in Italia.

Il discorso vale anche al contrario. Ovvero se siete in viaggio e volete continuare a vedere canali TV italiani o contenuti disponibili solo nel nostro Paese. Al fine di decretare quale delle due VPN sia migliore in questo aspetto, abbiamo portato avanti diversi test ed esperimenti. Iniziamo quindi subito la sfida CyberGhost vs Surfshark dedicata allo streaming.

Test Netflix

Netflix, la piattaforma di streaming più famosa, merita un paragrafo dedicato. Questo servizio dispone di cataloghi differenti in base al paese in cui ci si trova. Per questioni legate ai copyright, quindi, è possibile vedere contenuti diversi negli Stati Uniti, in Giappone, in Italia e in qualsiasi altro paese del mondo.

Netflix effettua un controllo sull’IP per stabilire quale catalogo mostrare. Per questo motivo, cambiando IP, si può accedere al catalogo desiderato. Ovviamente non tutte le VPN riescono in questo procedimento poiché Netflix effettua dei controlli certosini.

I nostri test sono stati effettuati con server statunitensi, canadesi e giapponesi. Usando sia CyberGhost sia Surfshark abbiamo poi provato a sbloccare i cataloghi. Vediamo come è andata.

CyberGhost

Netflix USA: FUNZIONA

Netflix Canada: NON FUNZIONA

Netflix Giappone: NON FUNZIONA

Surfshark

Netflix USA: FUNZIONA

Netflix Canada: FUNZIONA

Netflix Giappone: FUNZIONA

I test hanno dimostrato che CyberGhost riesce a sbloccare il catalogo statunitense. Tuttavia lo stesso non è accaduto con gli altri due cataloghi. Surfshark, invece, ha sbloccato tre cataloghi su tre. Un risultato di cui terremo conto per decretare la vittoria dell’uno o dell’altro.

Test altre piattaforme

Nessun test streaming potrebbe dirsi completo senza aver preso in considerazione anche altre piattaforme. D’altronde, non esiste solo Netflix e gli utenti potrebbero voler utilizzare i gestori per altri scopi. Per esempio, un modo popolare di usare una VPN è sbloccando canali internazionali per vedere eventi sportivi.

In Italia la maggior parte di questi eventi sono visibili previo pagamento o iscrizione a canali premium. Tuttavia, in altri paesi del mondo alcuni sport sono visibili su canali nazionali in maniera gratuita. Basti pensare per esempio alla TV australiana che trasmette gratis l’Australian Open. Oppure le TV belga e svizzera che trasmettono tutte le tappe della Formula 1 e il MotoGP in chiaro.

A tal proposito abbiamo quindi provato a sbloccare questi canali e anche quello della BBC sul sito ufficiale. I risultati sono stati positivi per entrambi i gestori. Sia CyberGhost sia Surfshark sono riusciti a sbloccare i canali in maniera impeccabile.

Chi vince?

Sebbene i risultati siano molto simili, il round è vinto da Surfshark. Tramite il test di Netflix ha infatti dimostrato di essere in grado di sbloccare più contenuti rispetto all’avversario.

Sblocca contenuti con Surfshark

CyberGhost vs Surfshark: comparazione velocità

In relazione allo streaming, è importante prendere in considerazione anche la velocità. Come molti utenti sapranno, usare una VPN comporta spesso un calo di velocità. Questo perché la propria connessione viene instradata verso posizioni diverse. Più è lontana la posizione del server dalla propria e maggiore sarà la perdita di velocità.

Una buona VPN deve garantire velocità elevate e perdite percentuali limitate. La sfida sulla velocità CyberGhost vs Surfshark è stata portata avanti prendendo dei server in posizioni comuni. Abbiamo quindi scelto un server nel Regno Unito, uno negli Stati Uniti, uno in Australia e uno in Giappone. Comparando le velocità ottenute con i due gestori tramite il sito SpeedTest.net abbiamo quindi decretato il vincitore. Per riferimento, potete vedere qui in basso la velocità della nostra connessione fibra.

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© SpeedTest

CyberGhost

Server Regno Unito:

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© SpeedTest

Server Stati Uniti:

cyberghost-velocita-USA
© SpeedTest

Server Australia:

cyberghost-velocita-AUS
© SpeedTest

Server Giappone:

cyberghost-velocita-JP
© SpeedTest

Surfshark

Server Regno Unito:

surfshark-velocità-UK
© SpeedTest

Server Stati Uniti:

surfshark-velocità-USA
© SpeedTest

Server Australia:

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© SpeedTest

Server Giappone:

surfshark-velocità-JP
© SpeedTest

Chi vince?

Come è possibile vedere dai risultati ottenuti, la sfida è vinta da CyberGhost. In tutti i server scelti ha dimostrato di poter garantire una velocità maggiore rispetto all’avversario. Ciononostante, vale la pena sottolineare che Surfshark riesce comunque a difendersi molto bene, con risultati degni di nota.

Naviga alla massima velocità con CyberGhost

CyberGhost vs Surfshark: torrenting e P2P

Parlando di velocità, non si può non accennare anche alle capacità in ambito torrent di questi due gestori. La sfida CyberGhost vs Surfshark procede quindi per decretare tra le due la VPN più efficiente per torrent.

Prima di analizzarle in tal senso, però, vale la pena sottolineare che non tutti i paesi tollerano l’uso di torrent. Spesso sono utilizzati per violare il copyright di determinati file. Il vostro gestore Internet può quindi denunciarvi alle autorità qualora veda attività sospette.

Per questo motivo è importante usare una VPN e riappropriarsi della propria privacy. Questo, naturalmente pur condannando tutti gli utilizzi illegali. Gli utenti hanno comunque diritto alla privacy e con una VPN è possibile ottenerla. Detto ciò, quale dei due gestori riesce a garantire una migliore esperienza?

Iniziamo con CyberGhost. Questo offre dei server dedicati per il P2P in 70 paesi diversi. Ciò rende semplice il trovarne uno che sia abbastanza vicino. Così non avrete perdite di velocità eccessive e potrete comunque godere di un’ottima privacy. Gli altri utenti che condividono il file in questione non potranno vedere il vostro vero IP. Utilizzando vari server europei non abbiamo notato cali di velocità e CyberGhost ha superato a pieni voti questo test.

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© 01net.com

Surfshark, invece, non dispone di server dedicati per il P2P. Tuttavia ognuno dei server del gestore è adeguato per il download tramite torrent. Durante il test, Surfshark ha dimostrato di essere ottimo per il torrenting, tuttavia l’esperienza non è stata priva di intoppi. Di tanto in tanto si è presentata una riduzione di velocità che con CyberGhost non è invece avvenuta.

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© 01net.com

Andiamo quindi subito alla fase finale per decretare il vincitore.

Chi vince?

Sebbene entrambi i gestori siano più che adeguati per il P2P, alla fine vince CyberGhost. Il gestore ha dato segni di maggiore stabilità durante i nostri test di scaricamento. Surfshark resta comunque una VPN davvero encomiabile per il torrenting. Tuttavia i leggeri cali di velocità hanno fatto pendere l’ago della bilancia a favore di CyberGhost.

CyberGhost e Surfshark funzionano in Cina?

Abbiamo precedentemente accennato alla capacità delle VPN di superare il firewall di alcuni paesi. Dovete infatti sapere che Internet non è libero ovunque come in Italia. Se noi abbiamo completo accesso alla rete, senza restrizioni, ciò non è vero per tanti altri paesi. Ne esistono di svariati che applicano una censura e talvolta rendono illegali anche le VPN.

Nei paesi con censura ma dove è ancora legale usare una VPN, ce ne sono di funzionanti e di meno. Uno degli esempi classici è quello cinese: il paese ha un firewall che blocca servizi e siti occidentali. Per esempio dalla Cina non è possibile utilizzare servizi Google o accedere a YouTube. Qualora vi troviate nel paese per lavoro o per svago, potreste avere dei problemi a utilizzare i social come avete sempre fatto. Per questo è importante disporre di una VPN che vi permetta di aggirare il problema.

Come già detto, non tutte le VPN funzionano in Cina, come se la cavano quindi CyberGhost e Surfshark? Sfortunatamente, nonostante CyberGhost sia un ottimo gestore, non funziona in Cina. Da quando il paese ha potenziato il suo firewall, questa VPN non è riuscita a stare al passo. Pertanmto, non può essere la scelta migliore se vi trovate in Cina.

Surfshark, invece, grazie alla sua modalità NoBorders, riesce a superare il firewall. Rendendo il proprio traffico simile a quello ordinario, passa attraverso le maglie della censura e sblocca siti e servizi. Con Surfshark, pertanto, non avrete alcun problema di censura.

Il servizio funziona anche in altri paesi con tali accorgimenti. Per esempio potete usare con successo Surfshark in Turchia e in Russia.

Chi vince?

Chiaramente, dopo quanto affermato, la battaglia CyberGhost vs Surfshark in merito alla censura non può che vincerla Surfshark. L’avversario non riesce a superare il firewall cinese e non garantisce la navigazione in altri paesi con censura.

Usa Surfshark in Cina

CyberGhost vs Surfshark: quale rete server è la più grande?

Scegliere una VPN a pagamento permette di accedere a una vasta rete di server. Le VPN gratuite possono offrirne al massimo un paio, mentre invece con quelle come CyberGhost e Surfshark parliamo di migliaia di server. Ciò garantisce minor affollamento e quindi prestazioni migliori.

Passiamo quindi all’analisi della rete dei server CyberGhost vs Surfshark. Quale delle due risulterà la più vasta? Scopriamolo subito.

Surfshark (3.200 server in 100 paesi)

Surfshark ha una rete davvero considerevole. Consta di almeno 3.200 server suddivisi in 100 paesi in tutto il mondo. La rete è stata ampliata notevolmente rispetto alla fase iniziale in cui la compagnia disponeva di circa 1.000 server.

Anche la sua distribuzione di server è più che adeguata. Possiamo trovarne in tutto il mondo e soprattutto negli Stati Uniti, in Europa, nel Regno Unito, in Australia e persino in Canada. Questi server sono tutti 10 Gbps, per garantire le migliori prestazioni. Ai server fisici si associano poi quelli virtuali. Indispensabili laddove non è possibile installare server fisici.

C’è comunque da dire che, per quanto riguarda la varietà di server dedicati, Surfshark è un po’ carente. Dispone solo di server della tipologia MultiHop, per rendere più difficile l’identificazione degli utenti. Se da un lato può sembrare un difetto, dall’altro è anche un pregio. Non avendo server dedicati ad attività come streaming e torrenting, la compagnia si impegna affinché ognuno dei server possa essere utilizzato in maniera efficiente per ognuna di queste ultime.

La quantità di paesi selezionabili offerta da Surfshark è incredibile e arriva a 100. Troverete sicuramente un paese adatto alle vostre esigenze.

CyberGhost (oltre 9.300 server in 91 paesi)

Passiamo quindi a CyberGhost. Il gestore offre server in 91 paesi diversi, 9 in meno rispetto a Surfshark. Tuttavia, dove supera l’avversario è nella quantità di server stessi, triplicando il numero dell’avversario. Può sembrare incredibile ma CyberGhost offre davvero oltre 9.300 server in tutto il mondo (ben 116 posizioni diverse).

Di questi, 1.500 circa si trovano negli Stati Uniti, con molti altri in territorio europeo dove il gestore è particolarmente attivo. Non sono esclusi però dalla lista anche le posizioni africane e asiatiche, che vanno a chiudere in maniera completa il cerchio.

Come abbiamo già potuto vedere nel corso della battaglia CyberGhost vs Surfshark, il gestore ha più server dedicati. Potete trovarne quindi per lo streaming e per il torrenting, per citarne alcuni. Ci sono poi i server Senza Spie, per una maggiore privacy.

La flotta di server messa in campo da CyberGhost è impressionante. Risulta davvero difficile non restarne colpiti per ampiezza e capacità.

Chi vince?

Sulla base dei dati presentati, CyberGhost supera nettamente Surfshark. La quantità di server che il gestore offre è davvero smisurata. Oltre 9.300 server significa non avere mai problemi di sovraffollamento. CyberGhost è dunque davvero difficile da battere in questo campo.

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Assistenza clienti: CyberGhost o Surfshark?

Potrebbe sembrare un elemento di poco conto, ma vi spieghiamo in breve perché l’assistenza clienti merita una menzione. Solitamente le migliori VPN sul mercato non danno mai problemi. Funzionano come dei veri e propri orologi svizzeri, garantendo prestazioni eccellenti. Di tanto in tanto, però, può capitare di incappare in qualche problematica.

Talvolta si tratta di problemi legati alle proprie configurazioni o intoppi saltuari. In questi frangenti, avere un servizio clienti che possa intervenire tempestivamente è cruciale. Pertanto, vediamo come quelli di CyberGhost e Surfshark si comportano, per capire quale sia eventualmente migliore.

cyberghost-supporto
© CyberGhost

Durante la nostra recensione di Surfshark e CyberGhost abbiamo messo alla prova i rispettivi servizi clienti. Le risposte sono arrivate in maniera quasi immediata. Ciò ci permette di decretare che entrambi siano particolarmente efficienti.

surfshark-assistenza-clienti
© Surfshark

Per quanto riguarda l’assistenza clienti di Surfshark, è possibile parlare subito con un operatore. Questo avviene grazie al supporto 24/7 tramite chat live. CyberGhost funziona allo stesso modo, offrendo oltre all’inglese anche il tedesco e il francese come lingue in cui è possibile interagire. Entrambi i gestori mancano di supporto in italiano, un problema che speriamo venga risolto in futuro.

A prescindere dal momento in cui contattate l’assistenza clienti, troverete sempre qualcuno pronto a risolvere il vostro problema. Anche contattandoli tramite email non dovrete attendere più di mezz’ora.

Se siete invece degli utenti che amano il fai-da-te, entrambi i siti offrono guide complete. Seguendole potete risolvere i problemi più comuni senza bisogno di assistenza. Infine, vale la pena citare che Surfshark e CyberGhost hanno anche dei canali YouTube con video specifici per i temi più popolari. Il supporto ai clienti è a 360 gradi e lo abbiamo ampiamente apprezzato.

Chi vince tra Surfshark e CyberGhost?

Questa sfida non può che concludersi con un meritatissimo pareggio. L’assistenza clienti di Surfshark e CyberGhost è degna di questo nome. Qualsiasi sia il problema che abbiate, il supporto lo risolverà in tempi brevissimi.

Comparazione prezzi: CyberGhost e Surfshark sono economiche?

Siamo quasi arrivati al termine della battaglia CyberGhost vs Surfshark, quindi è arrivato il momento di parlare di prezzo. Il costo può davvero far pendere l’ago della bilancia da un lato o dall’altro per molti utenti. È dunque cruciale verificare il prezzo degli abbonamenti da un lato e dell’altro.

Iniziamo pertanto dalla proposta di Surfshark. Il gestore, qualora approfittiate dell’offerta accessibile con il pulsante in basso, ha un costo davvero basso. Parliamo infatti, per Surfshark Starter biennale, di una cifra di poco superiore ai 2€. Tuttavia, per ottenere il pacchetto completo, ovvero compreso di Surfshark One, il costo sale a poco più di 3€.

surfshark-prezzi-2
© Surfshark

Il gestore è sicuramente accessibile, soprattutto se comparato ad altre VPN sul mercato come ExpressVPN o NordVPN. Queste ultime hanno infatti un costo mediamente superiore. Infine, Surfshark offre anche un periodo di 30 giorni per cambiare idea e avere un rimborso completo.

Ottieni Surfshark

CyberGhost, dal canto suo, ha prezzi egualmente convenienti. Non a caso si tratta di una delle VPN più economiche a cui possiate accedere. Il costo di un abbonamento di due anni con due mesi gratis è di poco superiore a 2€. La differenza di prezzo con Surfshark è in centesimi e CyberGhost si rivela leggermente più economico. Una differenza minima, ma che, tuttavia, esiste. Degno di nota anche il costo annuale in seguito all’offerta che diventa minore nel caso di CyberGhost.

cyberghost-prezzi
© CyberGhost

CyberGhost ha anche un altro vantaggio non da poco. Rispetto all’avversario offre un periodo di rimborso maggiore. Potete infatti utilizzare la VPN per 45 giorni prima di cancellare l’abbonamento. Come sempre, interagendo con il servizio clienti potrete ottenere il rimborso completo qualora lo desideriate.

Ottieni subito CyberGhost

Chi vince?

L’ultima sfida è vinta da CyberGhost. Approfittando dell’offerta iniziale e al rinnovo si rivela un gestore più economico. Inoltre, ha una finestra di tempo maggiore per il rimborso: 45 giorni contro i 30 di Surfshark.

Conclusioni: vince CyberGhost!

Siamo giunti alla fine del nostro confronto tra CyberGhost e Surfshark. CyberGhost riesce a spuntarla contro Surfshark per 6 a 5. Un solo punto di differenza, fattore che fa subito capire quanto queste due VPN siano simili e talvolta complementari.

Una battaglia davvero epica, che ha visto trionfare il gestore con sede in Romania. Quest’ultimo ha avuto la meglio in settori come il prezzo, la velocità e la quantità di server a disposizione. Surfshark invece si è dimostrato migliore per lo streaming, per superare la censura e per facilità di utilizzo.

Con dei prezzi così simili, però, è davvero difficile sceglierne uno. In base ai risultati ottenuti, consigliamo sicuramente di dare una chance a CyberGhost. È affidabile, sicuro e garantisce prestazioni migliori per navigare e scaricare file.

Ciò non toglie però che anche Surfshark ha dei pregi. Gli utenti che vogliono accedere a cataloghi stranieri di Netflix o usarlo mentre sono in viaggio, potrebbero preferirlo. Trattandosi di prezzi molto simili, potreste provare anche Surfshark. D’altronde, esistono appositamente i periodi di prova con rimborso qualora cambiate idea.

Ricordate infine di utilizzare il pulsante dedicato per accedere alle offerte. Così vi assicurerete di risparmiare quanto più possibile sul vostro primo abbonamento. Un vantaggio da non sottovalutare, soprattutto se avete un budget contenuto!

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