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Migliorare la SEO: 15 modi per ottenere un buon posizionamento

Se il vostro sito sta avendo difficoltà nel piazzamento online dei motori di ricerca, probabilmente state sbagliando qualcosa. Nella maggior parte dei casi, bisogna migliorare la SEO per far sì che il sito riesca a distinguersi dalla concorrenza.

Ma cos’è la SEO? E come si fa a migliorarla? C’è molta confusione in merito a questo termine e, di conseguenza, non si riescono a ottenere i risultati sperati. Per questo motivo abbiamo deciso di creare un articolo in grado di guidarvi. Vi mostreremo i nostri metodi preferiti per migliorare la SEO e il posizionamento sui motori di ricerca.

Così anche il vostro sito riuscirà a competere sul mercato. Vi daremo tutte le dritte del caso, vedremo anche perché la SEO è così importante. Non dimentichiamo infine gli strumenti. Ve ne mostreremo uno eccezionale in grado di aiutarvi al meglio. Vi consigliamo di leggere l’articolo per intero, prendendo nota di ogni passaggio. Sono tutti essenziali per la buona riuscita dell’ottimizzazione. Seguendoli noterete subito dei netti miglioramenti nella classifica Google.

Cos’è la SEO?

Cosa è Seo
© Pexels – Pixabay

Prima di vedere come migliorare la SEO, bisogna capire cosa questa sia. Per chi non avesse ben chiaro il significato, questo è il punto di partenza necessario. Il termine SEO è un acronimo che sta per Search Engine Optimization. Ovvero ottimizzazione per i motori di ricerca. È un procedimento costituito da molte buone pratiche che consentono al vostro sito di apparire sui motori di ricerca in posizioni di vantaggio.

I risultati dei motori di ricerca sono anche chiamati SERP, ovvero “search engine result pages”. Naturalmente, chiunque abbia un sito vuole che questo appaia nella prima pagina di Google. Idealmente, questo si ottiene cercando una parola chiave (o keyword). Per ottenere ciò, però, bisogna prendere in considerazione tutti i fattori di cui andremo a discutere in breve.

Chi appare per primo nella SERP è in grado di ottenere un notevole vantaggio rispetto alla concorrenza. Più occhi vedono il risultato, più persone cliccheranno e di conseguenza il traffico sulla propria pagina e sul proprio sito sarà maggiore.

Per arrivare a questo risultato bisogna implementare parole chiave rilevanti, scrivere contenuti qualitativamente ottimi, migliorare i tempi di caricamento e così via.

Si tratta solo di alcune delle tante tecniche SEO, come potete facilmente immaginare. Non è assolutamente un procedimento semplice. Questo è reso ancor più difficile dalla mole di contenuti, pagine e siti che il Web ospita. Quando si ricerca qualcosa, il motore di ricerca deve scremare i risultati, portandovi a quello più in linea con la parola chiave.

Non deve sorprendere quindi che esiste anche un punteggio di autorevolezza, chiamato Authority. Questo ci dice quanto sia autorevole un sito nella nicchia in cui si cerca. Il motore di ricerca è quindi come una sorta di bibliotecario che deve trovare testi adatti alle vostre richieste. Per farlo, deve essere molto efficiente e veloce.

Al fine di non far attendere gli utenti, mostra le pagine migliori, che abbiano elevata autorevolezza e quindi, di conseguenza, alta qualità. Ma per essere scelti dal motore, bisogna migliorare la SEO. Ecco quindi il ruolo cruciale che gioca questo elemento sul Web.

Come migliorare la SEO? Incrementa la posizione Google con questi consigli

Ora che avete acquisito tutta la terminologia di base, possiamo andare ad analizzare tutte le buone pratiche SEO. Tenete presente che qui vi illustreremo 15 consigli principali. Ciò non vuol dire che si tratti di tutte le pratiche SEO possibili. Ne esistono davvero tantissime e lo studio in materia è sempre crescente. Con questi 15 passaggi, però, migliorerete sensibilmente la vostra posizione nella SERP.

1. Analizza i vecchi contenuti prima di crearne di nuovi

Uno degli errori più comuni è quello di pubblicare sempre nuovi contenuti dimenticando i vecchi. Per migliorare la SEO è estremamente importante anche rivedere quelli già pubblicati. In questo modo vi assicurerete di non creare contenuti doppi o duplicati. Se il motore di ricerca trova contenuti di questo tipo, il vostro punteggio SEO ne risentirà pesantemente.

Il motivo è che i contenuti duplicati confondono il motore di ricerca di Google. Confondendo poi anche i vostri utenti. Per questo dovete assicurarvi di avere pagine mirate e a fuoco. Che si concentrino pertanto su contenuti differenti. Magari anche simili, ma necessariamente differenti. Prendiamo per esempio due pagine che parlano di come migliorare la SEO.

Quale delle due è la più autorevole? Quale sarà scelta da Google per la prima posizione? Probabilmente nessuna delle due. Per evitare di cadere in una trappola di questo tipo, è possibile utilizzare Semrush e la sua funzione di controllo della SEO On-Page.

Questo strumento permette di passare in rassegna tutte le vostre pagine. Indicandovi se avete contenuti duplicati. È in grado di suggerire anche nuove parole chiave ed evitare problemi di cannibalizzazione di contenuti. La cannibalizzazione avviene quando si ottimizzano due pagine per la stessa parola chiave.

Un altro consiglio per migliorare la SEO è tramite una verifica completa del dominio. Naturalmente, questa è possibile sempre tramite lo strumento Semrush, che si rivela estremamente utile.

Indica infatti tutti i problemi presenti sul sito e quali arrecano danno alla vostra SEO. Così, è più facile identificare gli aspetti problematici e risolverli tempestivamente.

Scopri Semrush

2. Migliora i tempi di caricamento del sito

Quante volte vi è capitato di chiudere una pagina Internet solo perché impiegava troppo per caricarsi? Generalmente, gli utenti chiudono una pagina se questa non si è caricata nel giro di pochi secondi.

Prendiamo per esempio siti popolari come X o YouTube. Questi funzionano sempre molto bene e i problemi di caricamento sono sporadici. Pensate che social media e portali di questo tipo vengono utilizzati contemporaneamente da milioni di persone.

Per migliorare la propria SEO bisogna necessariamente migliorare i tempi di caricamento. Per Google è uno dei fattori principali, in grado di avere un impatto notevole sul vostro punteggio.

Ma cosa si intende di preciso? In parole povere, la velocità di caricamento è misurata a partire dal momento in cui cliccate sul link tramite il motore di ricerca.

Google Page Insight
© Google

Il parametro in questione è indicato su Semrush come Core Web Vitals. A sua volta, c’è una suddivisione in altre categorie, che vediamo qui di seguito:

  • LCP, acronimo che sta per Largest Contentful Paint
  • FID, acronimo di First Input Delay
  • CLS, che sta per Cumulative Layout Shift

LCP fa riferimento alla velocità di caricamento della pagina principale (o main page) del sito. FID invece è la velocità di reazione della pagina alle azioni degli utenti. Infine, CLS valuta la stabilità della pagina. Con Semrush potete disporre della verifica del sito di cui abbiamo già discusso. Tramite questa vi mostrerà i tre parametri descritti.

In alternativa, c’è anche Google PageSpeed Insights che può aiutarvi a capire i tempi di caricamento. Ma come si può, quindi, migliorare la propria velocità? Ecco alcune soluzioni.

Usare un Web Hosting affidabile

La scelta del provider su cui è ospitato il sito è fondamentale per le prestazioni e i tempi di caricamento. Bisogna scegliere un servizio che sia in grado di garantire prestazioni eccellenti senza rallentamenti.

Ne abbiamo provati svariati, ma quello che si rivela superiore alla concorrenza è Hostinger. I piani in abbonamento partono da 2,99$ al mese e includono un dominio, spazio di archiviazione NVMe e banda illimitata.

Ci sono opzioni alternative degne di nota, come SiteGround e DreamHost. Entrambi sono ottime opzioni per migliorare le prestazioni e di conseguenza la SEO.

Visita Hostinger

Effettuare ottimizzazione On-Site

Con uno dei gestori migliori, è possibile poi concentrarsi sull’ottimizzazione On-Site. Ecco alcuni consigli che si riveleranno senz’altro utili:

  • Ridurre le dimensioni delle pagine
  • Comprimere le immagini caricate sul sito
  • Rimuovere script ridondanti e non necessari

Se avete un sito Web con molte illustrazioni, immagini e video, dovete assicurarvi che questi siano compressi. Trovate un compromesso accettabile tra qualità e spazio. Così facendo ridurrete sensibilmente i tempi di caricamento.

Se siete gli amministratori del sito, inoltre, potete esaminare gli script attivi. Rimuovete quelli non necessari, ridondanti oppure obsoleti. Spesso sono proprio questi script attivi a ritardare il caricamento del sito. Gestirli al meglio vi darà pertanto vantaggi nel posizionamento, non solo su Google ma su tutti i motori di ricerca.

3. Concentrati su parole chiave a bassa competizione

Un altro degli errori che molti commettono è quello di misurarsi subito con i competitor meglio stabiliti. Questa strategia può avere i suoi frutti, ma non se non c’è una strategia SEO ben strutturata dietro l’ascesa di un portale.

Quindi, spesso ci si ritrova a usare parole chiave estremamente competitive. Un sito piccolo che si basa su queste, non riuscirà mai a farsi largo tra i giganti del settore. Se volete ottenere risultati, quindi, dimenticate completamente le parole chiave troppo competitive. Invece, puntate a quelle più accessibili, ovvero quelle per cui potete apparire in classifica molto più facilmente.

A questo punto vi starete chiedendo come migliorare la SEO e quali siano le parole chiave meno competitive. Uno degli strumenti che preferiamo è Keyword Magic Tool di Semrush. Il migliore che abbiamo avuto modo di provare e che permette di ottenere milioni di suggerimenti per parole chiave. Tiene conto anche di:

  • Difficoltà della parola chiave
  • CPC
  • Volume di ricerca e molto altro

Riuscendo a vedere subito questi parametri, potete filtrare le parole chiave, accedendo a quelle meno competitive. Un altro trucchetto per migliorare la SEO è puntare alla parole chiave “domanda”. Le persone le inseriscono sul Web per ottenere delle risposte specifiche.

Le parole chiave domanda includono quindi congiunzioni relative come chi, dove, come, quando e perché. Essendo molto specifiche, però, ridurrano sensibilmente la libertà di scrittura. Dovrete quindi fornire una risposta accurata.

Tali parole chiave, però, miglioreranno sicuramente la vostra SEO perché avrete una risposta precisa e immediata alle domande degli utenti.

4. Ottimizza le pagine sulle parole chiave target

Le parole chiave target sono le parole chiave principali attorno a cui costruire un determinato contenuto. Concentrarsi su queste ultime, quindi, non dovrebbe essere un “consiglio” ma semplicemente un punto chiave della costruzione di un contenuto.

Tuttavia, ci sono delle implicazioni di cui dobbiamo necessariamente parlare. Concentrarsi sulle parole chiave target, infatti, non significa semplicemente inserirle nella vostra pagina, ma distribuirle in maniera accurata. Affinché queste siano presenti nel titolo e nella meta descrizione.

Non dimentichiamo poi il titolo SEO, che appare nella pagina dei risultati di Google, Bing e degli altri motori di ricerca.

Semrush Keyword Magic Tool
© Semrush

Le parole chiave target devono essere preferibilmente inserite all’inizio del contenuto, oltre che nel titolo dello stesso. Dal momento che parliamo di parole chiave, è il momento di introdurre anche le LSI, ovvero le parole chiave semantiche. Anche per queste ultime, lo strumento Keyword Magic Tool di Semrush può essere d’aiuto.

Vi mostrerà tutte le parole chiave semantiche collegata alla parola chiave principale. Per esempio, se la parola chiave è “ricerca”, allora le parole chiave LSI potrebbero essere “analisi” o “investigazione”. Queste sono funzionali al miglioramento SEO, permettendo a Google di “comprendere” meglio il contenuto della pagina.

Attenzione però, perché è solo un aiuto. Google non usa le LSI per classificare le pagine. È solo una miglioria laterale che potete sfruttare e che, comunque, avrà un impatto sulla vostra classificazione nei motori di ricerca.

Inizia a usare Keyword Magic Tool di Semrush

5. Assicurati di ripristinare i backlink non funzionanti

I backlink non funzionanti sono un vero e proprio pozzo avvelenato per la vostra SEO. Quando si clicca su questi ultimi, si spera di raggiungere un contenuto interessante. Alla fine, però, ci si ritrova con un terribile errore “404”.

I link non funzionati possono infastidire gli utenti, aumentando l’effetto “bouncing”. In parole povere, chi sta leggendo, infastidito, chiude il sito e reperisce l’informazione altrove. La cosa peggiore è che classificherà quel sito, nella mente del lettore, come inaffidabile e mal gestito.

Google è molto attenta ai backlink non funzionanti e se ne trova sul vostro sito vi penalizzerà nella classifica. Per fortuna potete contare ancora una volta su uno strumento Semrush per risolvere facilmente il problema.

La verifica del sito è eccezionale. Vi mostrerà immediatamente la quantità di link non funzionanti e vi permetterà così di rimuoverli o ripristinare i link corretti. Oltre ai link, agisce anche sulle immagini, presentandovi quelle non più visualizzate, per sostituirle rapidamente.

Un sito ben mantenuto e pienamente funzionante è un messaggio di affidabilità per Google. Abbandonare il portale a se stesso, sperando che ottenga visite, è deleterio sul lungo periodo e non migliorerà la vostra posizione.

6. Migliora il linking interno

Per migliorare la SEO bisogna essere consapevoli dell’importanza dei link interni. Dovete considerare questa attività come parte integrante della costruzione del portale. I link interni rimandano gli utenti ad altre pagine del vostro sito, mentre quelli esterni portano a siti differenti.

Molti utenti cadono nella trapolla dei link interni senza alcuna logica e senza utilità. Questo non è il modo migliore per la procedura e ha solo effetti negativi sulla SEO.

Google, infatti, è in grado di riconoscere i “bad link”, ovvero un linking interno eseguito in malo modo. Per creare un link interno, bisogna agganciarlo a un’ancora, ovvero una parola o una frase. Il link e l’ancora devono quindi avere un senso quando associati.

Se per esempio si parla di miglioramento della SEO, non dovreste linkare contenuti che nulla hanno a che vedere con questo processo. Vi forniamo comunque una lista di consigli utili per fare un buon linking interno.

Ottimizzare il testo dell’ancora. Ovvero, assicurarvi che l’ancora spieghi bene all’utente dove il link lo condurrà. Evitate quindi ancore troppo vaghe che possono trarre in inganno il lettore.

Linkate le pagine più importanti del vostro sito. Questa è una tattica SEO molto importante e che, se eseguita bene, può dare ottimi risultati. Ricordate di non riempire le vostre pagine principali di link, ma stabilire un ordine di priorità.

Evitate un’eccessiva ottimizzazione. Bisogna essere naturali e accorti. Evitate di riempire di link il vostro articolo. Google può capire immediatamente se state spammando un link, quindi vi penalizzerà sul lungo periodo.

Organizzate il linking interno. Questo consiglio richiede tempo e dedizione ma, alla fin fine, ripagherà lo sforzo. Dovete linkare con attenzione le pagine interne, in modo da aiutare il lettore e il motore di ricerca a comprendere al meglio la relazione tra le pagine.

7. Assicurati che il sito sia leggibile da mobile

Se navigate spesso da smartphone o da altri dispositivi mobile, saprete che una pagina ben visibile da schermi piccoli è essenziali. Considerate infatti che circa il 60% del traffico Internet ha ormai origine su smartphone. Non deve sorprendere che Google prenda questi ultimi come punto di riferimento per classificare i siti.

L’indicizzazione mobile determina se un sito è mobile-friendly e aiuta enormemente con la SEO. Per far sì che il sito abbia quindi un buon punteggio mobile, deve essere visitabile al meglio dallo smartphone e potete farlo, ancora una volta, con Semrush.

La verifica del sito effettua un controllo anche sui valori Core Web mobile. Per esempio vedendo se la velocità sia o meno adeguata. Anche Google può darvi questi valori, tuttavia preferiamo utilizzare Semrush.

Controlla i tuoi Core Web Vitals con Semrush

Il motivo è semplice, non mostra solo il resoconto dell’analisi ma vi offre anche delle soluzioni. Spiegando in maniera dettagliata i valori e come intervenire per migliorare le prestazioni. Così, potete agire immediatamente e ottimizzare il sito affinché funzioni meglio da mobile.

Pensiamo che questa sia una tattica vincente per migliorare la SEO, quindi non va assolutamente sottovalutata. Pensate per esempio ai siti più popolari. Questi hanno versioni mobile eccellenti, in grado di funzionare alla perfezione, giusto? È questo l’obiettivo che dovete quindi porvi!

8. Ottieni backlink da siti autorevoli

Spesso si sente il detto “nessuna pubblicità è cattiva pubblicità”. Tuttavia, per migliorare la SEO questo concetto non può essere applicato. Pertanto, ottenere backlink da parte di siti autorevoli e rispettati sul Web è estremamente importante. Non si può raggiungere lo stesso obiettivo puntando a una grande quantità di backlink provenienti da fonti di dubbio valore.

Un backlink, per chi non lo sapesse, è un link ipertestuale proveniente da un sito differente dal proprio. Il termine stesso, pertanto, richiama al collegamento al proprio portale. Sostanzialmente il sito che inserisce un link al vostro dominio sta dicendo “mi fido di questo sito e lo raccomando”.

Pensate ai backlink come a delle recensioni passive. Se sono presenti su siti autorevoli, allora anche la vostra SEO migliorerà.

Semrush Link Building Tool
© Semrush

L’obiettivo è quello di avere molti siti autorevoli che puntano al vostro portale. Così, Google saprà che anche voi avete contenuti degni di essere presi in considerazione. Tuttavia, ciò non è molto semplice e i backlink di bassa qualità sono quelli che si accumulano più facilmente. Di fatto, rovinando la vostra reputazione e inficiando sulla SERP.

Ci sono però alcune operazioni che potete effettuare:

  • Fornire sempre contenuti di alta qualità. Questo attirerà altri siti che linkeranno le vostre pagine.
  • Pubblicare “guest post” su un altro sito, inserendo un backlink nell’articolo.
  • Promuovere il sito su piattaforme social.

Usare Semrush per il backlinking

Usando la prova gratuita di Semrush, della durata massima di 14 giorni, sarete più efficienti nel backlinking.

Il software, infatti, vi offre uno strumento chiamato Link Building, che vi mostra tutte le opportunità di backlinking raccomandate. Questo funziona davvero in maniera eccellente e tutto ciò che dovete fare è accedere al vostro dominio con Semrush. Analizzando la competizione, nel giro di pochi minuti, avrete alcune opzioni di backlinking suggerite.

Semrush Analisi Backlink
© Semrush

Collaborando con i siti più rilevanti, potrete migliorare la vostra SEO. Potete inviare un’email per contattare direttamente il proprietario del sito. Così sarà più facile collaborare e iniziare una trattativa per il vostro backlinking.

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9. Non dimenticare i titoli e le descrizioni meta

Chi inizia a lavorare su un sito, spesso non considera alcuni dettagli molto importanti. Tra questi troviamo le descrizioni meta e i metatitoli. Sono estremamente funzionali per un motore di ricerca e Google li tiene in gran considerazione. Permettono al motore di capire subito quali sono i contenuti presenti nella pagina.

Inoltre, un metatitolo e una descrizione adeguata attireranno più visite. Devono essere descrittivi ma non troppo lunghi. Meglio ancora se diretti e in grado di far capire subito all’utente di cosa si parla. Come già sottolineato in precedenza, inoltre, devono anche contenere una delle parole chiave principali.

Anche gli alt tag ricoprono un ruolo cruciale. Potete aggiungerli alle immagini oppure ai video presenti sulla pagina. Lasciarli in bianco è deleterio perché gli alt tag aiutano il motore di ricerca a indicizzarle, complementando bene ciò che è presente sulla pagina.

Per migliorare la SEO, è possibile anche inserire almeno una parola chiave negli alt tag. Questo aiuta sicuramente l’indicizzazione da parte di Google, influendo sulla vostra posizione nelle ricerche.

10. Includi la sezione FAQ

Il termine FAQ è un acronimo e sta per Frequently Asked Questions, in sostanza, le “domande frequenti”. Se avete navigato sul Web recentemente, avrete sicuramente notato la presenza di una sezione di questo tipo. Sono popolari, però, per un motivo ben preciso: sono in grado di migliorare la SEO.

Dal punto di vista del lettore, una sezione di questo tipo è molto importante perché consente di rispondere subito a una propria domanda. Quest’ultimo sarà quindi contento del feedback ricevuto e di aver sciolto un proprio dubbio. Inserendo un link interno nelle FAQ, potrete anche incuriosire gli utenti a passare a un’altra pagina, per leggere altro in merito a quel tema.

Google Le Persone Hanno Chiesto
© Google

Inoltre, ciò è importante per Google, che indicizzerà meglio il vostro sito rispetto alla competizione. Quando effettuate una ricerca con il motore di Google, infatti, avrete notato la sezione “People also ask”. Sotto questa viene creata una sorta di lista di domande più effettuate dagli utenti. Apparire in questa è importante per la SEO. Potete farlo inserendo per esempio parole chiave di tipo longtail nella sezione FAQ.

Queste ultime hanno un volume di ricerca inferiore, ma sono molto specifiche. Quindi aiutano a dirigere il traffico sul vostro portale.

11. Migliora la SEO aumentando la varietà di contenuti

Avere contenuti diversificati aiuta la SEO del vostro sito e il tempo di permanenza degli utenti. Con questo termine si fa riferimento al tempo che un lettore passa sul vostro portale. Più tempo restano sulle vostre pagine, migliore sarà la vostra SEO.

Se i vostri contenuti non sono molto variegati, noiosi e non concisi, gli utenti lasceranno velocemente il portale. Così facendo, il tempo di permanenza si ridurrà notevolmente. Tuttavia, anche se siete un sito di una nicchia specifica, potete comunque espandere i vostri contenuti.

Includendo per esempio guide, video, contenuti in formato più lungo, infografiche e così via. Di tanto in tanto non fa male aggiungere video YouTube, per fornire maggiori informazioni su un determinato tema.

I contenuti interattivi vanno attentamente valutati. Permettono agli utenti di partecipare, migliorando l’interazione e, di fatto, anche il tempo di permanenza. Per aiutarvi in questo senso potete usare quiz o anche votazioni.

Per vedere i risultati e perfezionare le tattiche SEO, potete sfruttare il periodo di prova di SE Ranking. Con 14 giorni di tempo a vostra disposizione, potete scoprire se lo strumento faccia o meno al caso vostro senza spendere nulla.

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12. Fai apparire il sito in uno snippet in primo piano

Gli snippet in primo piano sono presenti nella parte alta dei risultati di ricerca. Apparire in questa sezione fa sì che il vostro sito sia molto ben indicizzato. Non è per nulla semplice, però, dal momento che Google sfrutterà la vostra pagina come snippet in primo piano solo in casi specifici. Ovvero se nella pagina si risponde in pieno a una domanda precisa.

Generalmente sceglie i 10 migliori siti in una nicchia e li confronta per scoprire chi ha la risposta migliore. Tra questi troviamo siti con alta authority, quindi affidabile per quella nicchia.

Ma cosa si può fare attivamente per apparire in uno snippet in primo piano? Non c’è un metodo in grado di garantirvi questo risultato ma ciò che potete fare è iniziare a lavorare sulle parole chiave. Scegliete quelle su cui potete classificarvi meglio, poi formattate la pagina in maniera accurata.

Usate un linguaggio quanto più preciso possibile, con frasi descrittive sul tema in questione. Aggiungete poi liste, tabelle, definizioni e altri contenuti in diversi formati. Pensate dal punto di vista del motore di ricerca e costruite una pagina che sia chiara, leggibile, informativa e non si perda in chiacchiere. Alla fine, Google selezionerà una parte del vostro post che possa rispondere a delle domande specifiche. Facendo apparire il sito nella sezione snippet in primo piano.

Sottolineiamo ancora una volta che paragrafi troppo lunghi e linguaggio vago non vi porterà da nessuna parte. Assicuratevi di ottimizzare tutto al meglio e potrete così migliorare la vostra SEO apparendo tra gli snippet in primo piano.

13. Concentrati sull’esperienza utente

Per migliorare la SEO a volte bisogna anche passare per l’esperienza degli utenti. Google tiene molto alla presentazione dei contenuti e c’è un modo giusto e uno sbagliato di proporli. Se un sito è facilmente navigabile, intuitivo, veloce e curato, allora sarà più facile per gli utenti destreggiarsi.

Questi potranno scoprire facilmente tutti i vostri contenuti, aumentando il cosiddetto tempo di permanenza. Torneranno se li avete agganciati con i vostri contenuti e aumenterete organicamente le vostre visite.

Un sito deve essere preciso, le informazioni ben posizionate e in grado di attirare l’attenzione. Potete migliorare l’esperienza utente concentrandovi anche su altri punti che abbiamo sottolineato. Per esempio prendendo in considerazione i tempi di caricamento delle pagine. Oppure assicurandovi che tutto sia facilmente leggibile da mobile. Tutto ciò migliora l’esperienza utente e rende il sito godibile sia a utenti che ritornano, sia a chi ci arriva per la prima volta.

14. Aggiorna il sito frequentemente per migliorare il posizionamento Google

Continuare ad aggiornare il sito è altresì importante. Per migliorare la SEO non potete contare su contenuti obsoleti. Per avere post di qualità, le informazioni devono essere sempre aggiornati o in caso contrario la SEO ne soffrirà.

Potete ancora una volta contare su Semrush per assicurarvi che tutto sia in ordine. Potete poi aggiornare manualmente i post se disponete di nuove informazioni da inserire. Per esempio se un prodotto che avete recensito ha delle nuove funzioni, sarà importante aggiornare il post.

Fai un controllo con Semrush

Lo stesso si può dire del prezzo di un prodotto. Questo deve rispecchiare quello attuale e non deve essere obsoleto. In alcuni casi sarà importante aggiungere nuove parole chiave, rimuovere video non più funzionanti, cambiare immagini o anche tabelle. Tutto ciò rende il sito più rilevante agli occhi di Google.

E poi, aggiornare le pagine è una miglioria che funziona anche e soprattutto per i vostri utenti. Lavorerete così anche simultaneamente all’esperienza utente che abbiamo già descritto.

15. Migliora la SEO locale

La SEO locale fa riferimento all’area geografica in cui ci si concentra. Se per esempio avete un sito che punta a vendere solo in Italia, dovrete fare in modo che sia interessante per questo segmento di popolazione. Mentre invece se volete vendere in tutta Europa, potrebbe essere ideale avere una visione più ampia.

A tal proposito, è necessario ottimizzare le parole chiave sul mercato locale. Con Keyword Magic di Semrush, potrete vedere tutte le parole chiave che possono classificarsi bene nel paese target.

A seguire, i contenuti devono poi sposarsi bene con la situazione locale. Aggiornatevi su avvenimenti, normative o qualsiasi cosa che possa avere un impatto sulla capacità di attirare l’attenzione del vostro segmento. In realtà il tema della SEO locale è molto ampio e non può essere esaurito in poche righe, inoltre varia enormemente in base alla zona del mondo in cui vi trovate.

Conclusioni

Siamo così giunti alla fine del nostro articolo su come migliorare la SEO del vostro sito. Vi abbiamo fornito ben 15 consigli per iniziare a sfruttare meglio le potenzialità dei motori di ricerca. Per aiutarvi al meglio, consigliamo di usare uno strumento come Semrush. Così facendo semplificherete tutte le procedure e potrete tenere sotto controllo il sito e la sua progressione.

Grazie a strumenti avanzati per la SEO, riuscirete a migliorare la SERP. Attenzione però, perché è un procedimento lungo e che richiederà tanta pazienza e dedizione. Assicuratevi di rendere il vostro sito più veloce e concentratevi sull’esperienza utente. Il contenuto è re: ciò significa che dovete avere scrittura di qualità in grado di soddisfare i vostri utenti.

Semrush vi fornisce un periodo di prova di 14 giorni, quindi non dovrete nemmeno spendere alcunché se volete semplicemente provare lo strumento. Per accedervi non dovete far altro che cliccare sul pulsante in basso.

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