Viaggiare in aereo è divenuto un modo comune di spostarsi per molte persone in tutto il mondo. Si stima che i numeri di chi sceglie questo mezzo di trasporto sono sempre più rispetto al passato. Quindi, di conseguenza, ci sono anche molti più aerei nei cieli di tutto il mondo. L’imprevisto, pertanto, è sempre dietro l’angolo, con cancellazioni, ritardi e persino imbarchi negati. Ma il viaggiatore deve subire questi eventi in maniera passiva? In realtà, esista una vera e propria carta dei diritti del passeggero.
Se non ne avete mai sentito parlare, siete nel posto giusto. Vi aiuteremo infatti a capire quali siano questi diritti e soprattutto quando è possibile applicarli. Nella maggior parte dei casi, infatti, è possibile ottenere un vero e proprio risarcimento in base ai danni subiti. Oltre al rimborso del biglietto quando possibile.
Qualora pensiate che la procedura per ottenere questi risarcimenti sia lunga e laboriosa, in realtà è l’esatto opposto! Ma prima ancora di parlare di rimborsi, è bene sapere in dettaglio tutti i propri diritti. Per questo, vediamo insieme cosa prevedono le normative europee e quelle internazionali in materia.
Diritti del passeggero: cosa prevede il regolamento europeo?
Per quanto concerne i diritti del passeggero, esiste un vero e proprio regolamento europeo. Questo è naturalmente valido per tutti coloro che si spostano entro i confini dell’Unione Europea. Nello specifico, si fa riferimento al Regolamento della Comunità Europea N° 261 del 2004.
Tale normativa prevede dei risarcimenti in base alle tratte di percorrenza. Per farla più breve, si applicano delle tariffe diverse in base alla distanza del volo. Questa può essere pari o inferiore a 1.500 km, superiore ai 1.500 km, compresa tra 1.500 e 3.500 km oppure superiore a 3.500 km.
Vale la pena sottolineare che, non si tratta solo di spazio aereo dell’Unione Europa, ma sono incluse anche altre zone. Queste sono paesi come Norvegia, Svizzera e Islanda, ma anche le regioni ultra-periferiche. In queste ultime rientrano Guadalupa, Guyana francese, Martinica, Mayotte, Azzorre, Madera, isole Canarie e Saint Martin.
Il regolamento si applica anche ai voli gestiti da compagnie europee al di fuori dell’Unione Europa. Tuttavia è necessario che l’aeroporto di arrivo o quello di partenza si trovino nei confini UE. È possibile notare quindi, da questo regolamento, che i casi in cui i passeggeri abbiano diritto a un risarcimento, sono davvero tanti. Ci sono delle differenze a seconda dei casi specifici, per esempio se il volo è in ritardo, è stato cancellato o simili. Ma, per quanto riguarda le differenze, vedremo in seguito cosa comportano. Per fare un semplice esempio, talvolta è possibile avere diritto al risarcimento per i danni e anche un rimborso del biglietto.
La normativa internazionale
Abbiamo visto che esiste una normativa europea per quanto riguarda i diritti dei viaggiatori, ma per i voli internazionali? Se siamo completamente al di fuori dell’Unione Europea, come bisogna comportarsi? In questo frangente viene in aiuto la normativa internazionale, stabilita con la Convenzione di Montreal nel 2003.
A questa hanno aderito oltre 130 paesi e prevede che i passeggeri possano chiedere un risarcimento in caso di dichiarato disservizio. Bisogna tenere a mente, però, che c’è un tempo limite per la richiesta di rimborso. Questa deve essere necessariamente presentata entro due anni dalla data di arrivo o partenza originariamente prevista.
I diritti del passeggero: i casi in cui si applicano
Ma questi diritti del passeggero, in quali casi si applicano di preciso? Ovvero, quando è possibile effettuare una richiesta di risarcimento? Se ora sapete che avete dei diritti, dovete essere anche in grado di individuare i momenti essenziali per farli valere. Pertanto in basso analizzeremo tutti i casi in cui si rende necessario agire.
Al fine di ottenere i risarcimenti, bisogna sempre conservare documenti che vi identifichino come viaggiatori su una tratta specifica. Quindi avrete bisogno della carta d’imbarco, eventuali ricevute e fatturazioni. In questo modo riuscirete a far valere i vostri diritti come parte lesa.
Voli in ritardo
Questo è forse uno dei casi più frequenti, capita infatti spesso che il proprio volo sia in ritardo. Per quanto possa sorprendervi la cosa, avete effettivamente diritto a un risarcimento, sia in base alla normativa europea sia in base a quella internazionale. I diritti del passeggero in merito alla normativa europea, prevedono risarcimenti in base alla tratta di percorrenza:
- tratte brevi (pari o inferiore a 1.500 km): 250€
- tratte medie (tra 1.500 e 3.500 km): 400€
- tratte lunghe (superiore ai 3.500 km): 600€
Questa tabella può essere usata come punto di riferimento per i voli che hanno accumulato un ritardo superiore alle 3 ore. Il ritardo deve essere contato a partire dall’orario di arrivo dell’aereo. Solitamente si prende come punto di riferimento il momento in cui si aprono i portelloni per permettere la discesa dei viaggiatori.
Se invece il ritardo è superiore alle 5 ore, i passeggeri hanno diritto al rimborso del biglietto o la prenotazione garantita su un volo alternativo. In aggiunta sono presenti servizi aggiuntivi come pasti e bevande, nonché alloggio in hotel in caso se ne presentasse l’esigenza. Nel caso in cui fosse possibile prenotare su un volo alternativo, una eventuale tariffa inferiore dà diritto al parziale rimborso del biglietto. In caso di prenotazione in classe superiore non sarà necessario pagare una differenza. Le stesse condizioni si applicano per la normativa internazionale.
È altresì necessario sottolineare che non possono essere richiesti risarcimenti per ritardi in caso di circostanze eccezionali. Ovvero quelle che non dipendono direttamente dall’operato della compagnia aerea.
Voli cancellati
Un altro grande caso di diverbi che dà origine a diritti del passeggero è causato dalle cancellazioni dei voli. Quando avviene una cancellazione, infatti, gli utenti si ritrovano impossibilitati a continuare il proprio viaggio. Ciò può causare un grande disservizio. Sia che partiate dal vostro aeroporto di riferimento, ma a maggior ragione se siete in un paese straniero.
Sappiate quindi che, in tali situazioni, avrete nuovamente diritto a risarcimenti in base alla distanza che avreste percorso. Quindi 250€ per le tratte brevi, 400€ per quelle intermedie e infine 600€ per quelle lunghe.
Al fine di comprendere quando è possibile chiedere il risarcimento, è bene tenere a mente anche alcuni fattori aggiuntivi. Per esempio, potrete ottenere un risarcimento per tutti i voli cancellati e notificati con meno di 14 giorni di preavviso. Tale corso d’azione può essere intrapreso qualora non vi sia stato offerto un volo alternativo con un preavviso compreso tra 7 e 13 giorni rispetto al volo originale. Inoltre, non deve differire da quest’ultimo in maniera radicale per quanto riguarda gli orari di partenza e arrivo. Quindi deve partire massimo 2 ore prima e arrivare massimo 4 ore dopo.
Ricordiamo che i diritti del viaggiatore non terminano qui. In caso di cancellazione, infatti, si ha diritto al rimborso del biglietto originale e, in aggiunta, anche alla compensazione economica. Seguendo naturalmente la tabella dei risarcimenti già presentata. Come per i ritardi, però, non valgono le circostanze eccezionali, ma solo le difficoltà tecniche incontrate dalla compagnia aerea.
Infine, la normativa internazionale agisce in maniera diversa. Prevede un risarcimento solo in caso di danni causati direttamente dalla cancellazione del volo. Il rimborso del volo è quindi da stabilire.
Negato imbarco
Con “negato imbarco” si fa riferimento all’impossibilità di accedere all’aeromobile. Il più delle volte questa problematica si presenta in caso di overbooking. Essendo un fenomeno sempre in crescita e perfettamente legale, molti più viaggiatori si ritrovano in aeroporto con un imbarco negato nel peggiore dei casi. In sostanza, per chi non sapesse di preciso cosa sia l’overbooking, è una pratica che comporta la vendita di più biglietti aerei della disponibilità di posti presenti. Nella carta dei diritti del passeggero è prevista una compensazione in casi specifici.
Per avere accesso a un risarcimento, però, è necessario che l’imbarco negato dalla compagnia sia un problema direttamente riconducibile a questa. Se per esempio il viaggiatore si presenta in ritardo all’imbarco, la compagnia aerea non è tenuta a risarcire. Prendendo in considerazione che dipenda, in ultima analisi, dall’azienda stessa, ci sono alcuni elementi da valutare. Spesso infatti questa potrebbe tentare di far cadere le opportunità di risarcimento, offrendo al viaggiatore voucher, buoni o benefici di altro tipo. Un rimborso, quindi, piuttosto che una compensazione vera e propria.
Bisogna in questo senso prestare molta attenzione. Se si accettano questi benefici, automaticamente decadrà anche il diritto al risarcimento poiché un accordo tra le parti è stato trovato. In base alle offerte dell’azienda è necessario quindi valutare il miglior corso d’azione. Tenendo comunque a mente che, per negato imbarco, si ha diritto a 200€ per tratte brevi, 400€ per quelle intermedie e 600€ per quelle lunghe. Oltre a questo, si ha diritto all’assegnazione di un volo alternativo.
Questo risarcimento si può richiedere e deve essere eseguito direttamente in aeroporto. Al momento stesso del negato imbarco, così prevede infatti la normativa europea in merito. Se ci spostiamo invece in ambito internazionale, il risarcimento è sempre legato ai danni diretti causati dal disservizio.
Problematiche con i bagagli
Un altro caso di problematiche molto comuni quando si viaggia in aereo, sono quelle legate ai bagagli. Sono numerosi i casi di bagagli smarriti, danneggiati, arrivati in ritardo e così via. I viaggiatori sono comunque tutelati in questo caso, tuttavia non si applicano differenze tra regolamenti comunitari e internazionali. Valgono infatti le normative firmate dai paesi con la Convenzione di Montreal.
Qualora il vostro bagaglio arrivi danneggiato, sia da stiva sia a mano, e questo danno sia riconducibile alla compagnia aerea, allora sarà proprio questa a dover sostenere i costi di riparazione o eventuale sostituzione.
Se il bagaglio arriva in ritardo e al suo interno sono presenti oggetti di uso immediato, la compagnia aerea è tenuta a sostenere i costi di sostituzione. Infine, se il bagaglio è smarrito, dovrà risarcire il viaggiatore non solo il costo della stessa, ma anche il costo del contenuto. Sarà premura del viaggiatore, però, informare la compagnia del contenuto, documentando dove possibile quanto smarrito. Per poter considerare smarrito un bagaglio bisogna attendere 21 giorni dall’originale data di arrivo dello stesso.
Diritti del passeggero con AirHelp
Non tutti i viaggiatori sono a conoscenza dei diritti del passeggero così come li abbiamo presentati. Questo riduce le possibilità di ottenere il risarcimento poiché non si agisce in maniera decisa e tempestiva. Inoltre, agendo da soli dovrete comunque prendervi un po’ di tempo per inviare tutta la documentazione richiesta alla compagnia di riferimento.
Nel caso in cui le compagnie aeree facciano poi ricorso ad avvocati e tribunali, tutto potrebbe andare decisamente per le lunghe. I viaggiatori però possono fare affidamento su AirHelp, un portale che vi permette non solo di verificare se avete diritto a un risarcimento o rimborso, ma esegue anche le procedure necessarie al posto vostro.
Dopo una semplice interazione con l’assistenza del sito, potrete delegare completamente l’attività di richiesta di risarcimento. Riceverete aggiornamenti in maniera puntuale e risparmierete tempo prezioso. Inoltre, AirHelp si fa carico di qualsiasi spesa per le istanze di risarcimento e rimborso. Solo ed esclusivamente nel caso in cui l’istanza ha successo dovrete rimborsare queste eventuali spese.
Usa AirHelp per il tuo risarcimento
Le commissioni di AirHelp sono del 35%, mentre qualora ci siano spese legali da affrontare il costo è del 50% del risarcimento. Tuttavia, è possibile ottenere il 100% del risarcimento, facendo parte del programma AirHelp Plus. Se siete viaggiatori frequenti e vi è capitato spesso di imbattervi in situazioni scomode come quelle descritte, potrebbe essere vantaggioso abbonarvi. Il costo è di 24,99€ all’anno, e avrete accesso, oltre a risarcimenti integrali, anche ad assicurazioni aggiuntive.
Per esempio quella legata ai bagagli smarriti o in ritardo. Facendo parte di AirHelp Plus avrete, oltre al risarcimento dovuto dalla compagnia, anche 150€ di rimborso rapido per ogni bagaglio da stiva o a mano che viene smarrito. Anche senza la necessità di dimostrare il contenuto dello stesso.
Se invece il disservizio è legato al volo, sia che si tratti di cancellazione sia di ritardo di oltre 3 ore, avrete 100€ aggiuntivi. Il pagamento viene solitamente effettuato da AirHelp dopo aver verificato l’effettivo disservizio. Questo non elimina il vostro diritto al risarcimento originale che vi deve la compagnia aerea, processo che naturalmente viene seguito dall’agenzia in maniera gratuita se siete membri Plus.
I piani a disposizione sono due, Essential o Complete. Nel caso del primo, pagherete poco più di 2 euro al mese, nel secondo poco più di 4 euro al mese. Il piano più completo include anche l’accesso alla lounge dell’aeroporto durante il disservizio e fino al 20% di sconto su scheda eSIM.
Tenendo conto dei prezzi e dei vantaggi che questi comportano, vale la pena prendere in considerazione l’abbonamento. Potrete così viaggiare sereni e tranquilli. In qualsiasi situazione spiacevole vi ritroviate, potrete contare sull’aiuto di professionisti che gestiranno le vostre pratiche di risarcimento e rimborso.