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Cos’è il cloud storage: l’esatta definizione

Il termine cloud storage potrebbe non essere conosciuto dai più. Tuttavia, in quanto servizio Web, sta acquisendo un’importanza sempre maggiore. In realtà, non è nemmeno una tipologia di servizio che potremmo definire “nuova”. È presente sul mercato da molti anni ormai e con una serie di vantaggi da prendere in considerazione. Per riassumere in breve, si tratta di un servizio che vi permette di salvare i vostri file su server piuttosto che sui vostri dispositivi.

L’utilizzo principale di un servizio cloud storage è quello di fungere da alternativa o sostituirsi ai classici supporti di archiviazione. In questo modo, gli utenti non hanno necessità di acquistare dei costosi dispositivi per aumentare lo spazio a propria disposizione. I gestori di archiviazione cloud sono spesso più economici e garantiscono accesso in qualsiasi momento e da qualsiasi dispositivo. Naturalmente, fintanto che disponete di una connessione a Internet.

In questo nostro articolo, andremo a vedere in maniera dettagliata la definizione di cloud storage. Insomma, cos’è e a cosa serve. Discuteremo delle funzioni, vantaggi, svantaggi e così via. Se non siete ancora certi di averne bisogno, vi invitiamo a leggere con attenzione ciò che abbiamo preparato per voi. Vi forniremo anche alcune delle nostre opzioni preferite, così saprete già quali sono i migliori cloud storage.

Cloud Storage Definizione
© 01net.com

Cos’è il cloud storage e come funziona

Partiamo dalle basi, ovvero cos’è il cloud storage. Si tratta di un servizio Web che offre spazio su cui archiviare i vostri file. Questi vengono sostanzialmente caricati su un server offerto da un’azienda. Perché dovreste trasferire un documento importante su un server potenzialmente lontano? I motivi sono diversi. Immaginate per esempio di avere un hard disk ormai pieno e non riuscite più a gestire il normale flusso di lavoro.

Oppure, potreste avere una quantità di fotografie e video tale da occupare tutto lo spazio sul vostro SSD. In questi casi, disporre di spazio di archiviazione cloud, vi consentirebbe di trasferire tutto su questi server e liberare spazio sul dispositivo fisico che potrete utilizzare nuovamente. Certo, alcuni potrebbero sostenere che basta acquistare un nuovo hard disk o SSD. Tuttavia, soprattutto nel caso di questi ultimi, i costi possono essere ancora troppo elevati. Un SSD affidabile da 2 TB, per esempio, può costarvi anche oltre 170 euro.

Con un cloud storage, invece, se da un lato è vero che si paga un abbonamento mensile o annuale, è possibile accedere a una serie di vantaggi, oltre a pagare un costo inferiore. Pensiamo per esempio al piano “a vita” di pCloud. Uno dei gestori che si rivelano più interessanti e che, grazie a questa formula, prevede un solo pagamento per fornirvi spazio cloud per 99 anni.

Ottieni il piano a vita di pCloud

Potrete scegliere tra tagli diversi, generalmente 500 GB o 2 TB. Dopo aver effettuato il pagamento, avrete questo spazio cloud per sempre. Da utilizzare come meglio credete e accedendo a una serie di vantaggi che un SSD fisico non è in grado di offrire. Per esempio, se un SSD è limitato dalla sua esistenza all’interno di un oggetto fisico, lo spazio sul server non lo è. Quindi potete accedere ai file sul cloud ovunque vi troviate.

Pcloud
© pCloud

Usando qualsiasi dispositivo grazie alla compatibilità di pCloud con tanti sistemi operativi differenti. Quindi computer, smartphone, tablet, laptop e così via. Avrete ovviamente bisogno di una connessione a Internet, ma è un prerequisito che ormai vale per qualsiasi altro servizio.

Sia che abbiate bisogno di un file lavorativo. Sia che vogliate mostrare una foto a colleghi o amici, il cloud permette di recuperare questi documenti in un batter d’occhio. A tal proposito, si rivela una soluzione estremamente popolare per gli utenti che viaggiano molto. Di fatto, rendendo difficile portare sempre con sé dischi di archiviazione fisici.

Quali sono i vantaggi di un cloud storage?

Ora che sapete cos’è un cloud storage, possiamo vedere tutti i vantaggi derivanti dal loro utilizzo. Essendo dei dischi virtuali a cui potete accedere sempre, in pochi secondi, hanno preso il nome di “cloud”, ovvero nuvole. I vostri file sono sì salvati su dischi fisici, ma sempre connessi alla rete. Poiché non sono però sul vostro dispositivo, si è pensato di utilizzare questo nome per indicare la loro presenza in un non ben specificato “spazio virtuale”. Il termine nuvola, quindi, offre una chiara indicazione di quello che è il servizio.

Ma cosa possono offrire i gestori che offrono queste opzioni? Si tratta semplicemente di uno spazio dove archiviare i file? In realtà le cose non stanno proprio così. Infatti, usare un cloud storage vi può dare accesso ad altri interessanti vantaggi. Vediamoli tutti insieme.

Soluzione economica ed efficiente

Del primo vantaggio abbiamo discusso brevemente. Il rapporto tra costo ed efficienza è particolarmente notevole. Se qualche anno fa i servizi di cloud storage erano particolarmente elevati, le cose sono cambiate radicalmente e oggi è possibile trovarne di economici. Soprattutto se li compariamo con i classici HDD o SSD.

Si potrebbe quindi pensare che questi ultimi siano ancora delle soluzioni più sicure e affidabili. Ma, anche in questo caso, vi sbagliereste. Scegliere un gestore come pCloud, per esempio, dà accesso a prezzi vantaggiosi. Sia che optiate per i piani annuali, sia che preferiate invece quelli a vita.

Sicurezza dei propri file

A proposito della sicurezza, c’è molto da discutere. Partiamo quindi da ciò che offrono i classici dischi rigidi. Poiché i file sono salvati esclusivamente in quel disco, qualora questo dovesse presentare errori, potreste dire addio a tutti i vostri file. Nella maggior parte dei casi recuperarli può essere impossibile. Naturalmente entrano in gioco tante altre problematiche. Infatti un disco fisico può anche andare perduto o persino essere rubato.

Pcloud Funzioni
© pCloud

Come potete facilmente immaginare, invece, i file in un cloud storage non andranno mai persi. Ancor meglio se vi affidate a servizi come pCloud. Quest’ultimo dispone di banche dati in Europa e negli Stati Uniti. Di base, quando caricate un file, vengono realizzate cinque copie suddivise in tre server differenti in giro per il mondo. A cosa servirà, vi state chiedendo.

I server non sono infallibili e possono quindi andare incontro a malfunzionamenti. Il gestore, così facendo, si assicura che i vostri file non vadano mai perduti e non siano mai irraggiungibili. Anche qualora uno dei server dovesse essere non disponibile, in manutenzione o altro, avrete sempre accesso ai vostri file.

Ma non finisce qui. Infatti, la maggior parte dei servizi cloud applica una crittografia ai vostri file. Ovvero delle chiavi di cifratura che rendono impossibile la loro lettura a chi non le possiede. Siete sostanzialmente gli unici che possono leggere documenti, vedere foto e video caricate sul cloud. I sistemi di crittografia offerti possono variare, quelli più importanti però sono senza dubbio AES 256-bit e, quando disponibile, quello denominato “zero-knowledge”.

Quest’ultimo è disponibile negli abbonamenti di pCloud ma anche in quelli del popolare gestore NordLocker. In sostanza la “zero-knowledge” evita che il gestore possa vedere cosa caricate nel cloud. Per la privacy è quindi lo strumento più importante da valutare. Purtroppo non tutti i servizi la offrono, ma i due citati sono tra i più efficienti proprio perché dispongono di questo vantaggioso strumento. La differenza con un disco rigido, quindi, si assottiglia sempre più.

Condivisione file

Nell’epoca moderna è sempre più frequente condividere con familiari, conoscenti, amici o colleghi di lavoro file, foto, video e documenti. Il cloud storage può essere anche un eccellente strumento per compiere questa operazione non solo più semplicemente, ma anche in maniera totalmente sicura.

Se avete dei file su disco rigido, prima di poterli inviare a qualcuno dovete innanzitutto collegare l’hardware. Poi selezionare il file e usando un’applicazione terza dovrete condividerlo. Spesso con compressioni indesiderate e riduzioni di qualità.

I cloud storage, invece, rendono questa operazione quasi immediata. Basta selezionare il file dal cloud, ottenere un link e inviarlo ai propri amici. In aggiunta, questo link può essere protetto anche da password o data di scadenza. Per evitare che il link finisca in mano a terzi, impedendo l’accesso indesiderato.

NordLocker ha un sistema di condivisione molto semplice. Il gestore offre infatti delle cartelle chiamate “Locker”. Potete condividerle per intero con qualcuno tramite un semplice clic del mouse. La condivisione è ovviamente crittografata e non c’è rischio di perdere i file in questo procedimento.

Condividi file semplicemente con NordLocker

Sincronizzazione automatica

Altra funzione degna di nota che consideriamo un indubbio vantaggio è la sincronizzazione dei file. Ovviamente, servizi di qualità come pCloud e NordLocker offrono tale opzione. In sostanza, permette di caricare sul cloud file provenienti da tutti i dispositivi collegati. In questo modo, avrete sempre disponibili tutti i file sullo spazio virtuale.

Ma facciamo un esempio che renda subito comprensibile l’utilità. Quando scattate foto tramite il vostro smartphone, con la sincronizzazione attivata queste verranno subito caricate nel cloud. Così facendo, saranno già disponibili per la visione su computer, altri smartphone o tablet. Non appena un nuovo file viene creato, questo viene subito caricato sul cloud.

Si fa riferimento a questo procedimento con il termine sincronizzazione. Non importa dove vi troviate o cosa stiate facendo, potrete sempre avere accesso a tutti i file. L’utilità principale è senz’altro quella relativa ai file multimediali, ma trova un’applicazione soddisfacente anche nel caso di file lavorativi. Come per esempio documenti Word, Excel e così via.

Semplicità d’uso e accessibilità

A questo punto saranno ormai chiari i vantaggi relativi alla comodità. Tuttavia, i cloud storage sono anche resi di semplice utilizzo. Dispongono nella maggior parte dei casi di applicazioni per ogni tipo di piattaforma. E, anche qualora non dovesse esserci un’app dedicata, c’è sempre la possibilità di accedere tramite Web.

Per poter caricare i file sul cloud, spesso basta trascinarli nello spazio virtuale. In questo modo, inizia l’upload. È il caso di NordLocker, ma anche altri servizi come pCloud o IDrive, tutti e tre eccellenti quando si parla di semplicità d’uso. Non è dissimile dall’utilizzare le cartelle sul proprio computer, organizzandole magari in base ai documenti che ospitano.

Bisogna infatti pensare al cloud storage proprio come un’estensione dei propri dischi rigidi. Non c’è davvero differenza nel modo di utilizzo. L’unica cosa da tenere a mente è che serve una connessione a Internet per visualizzare i file.

Backup sul cloud

Infine, concludiamo la lista dei vantaggi con l’opzione di backup. Caricare tutte le cartelle importanti, una per una, può essere dispendioso in termini di tempo. Anche perché dovete considerare che il caricamento su cloud richiede un lasso di tempo variabile. In base alla grandezza dei file che caricate, potrebbero volerci pochi minuti o svariate ore. Quindi, è importante vi sia la funzione backup.

Nordlocker Cloud Backup
© NordLocker

Il backup è una copia di sicurezza, con pCloud, per esempio, potete salvare tutto il vostro dispositivo sul cloud storage. Un esempio è dato dalla necessità di cambiare smartphone. Volete vendere il vostro vecchio modello per acquistarne uno nuovo? Invece di spostare tutto su computer, collegando lo smartphone al disco rigido e perdendo tempo navigando tra le cartelle, potete fare tutto con il cloud.

Caricate i file realizzando un backup dell’intero dispositivo. Dopodiché scaricate nuovamente i file sul nuovo smartphone e avete risolto il problema!

Quali sono gli svantaggi di un cloud storage?

Con tutti i vantaggi che abbiamo presentato, è difficile immaginare che vi sia anche qualche aspetto negativo. Naturalmente, anche questi servizi possono avere dei fattori meno convincenti. Fortunatamente si tratta di elementi di importanza minore. Vediamo anche questi insieme.

Richiesta di una connessione Internet

Lo abbiamo ripetuto più volte, ma è bene capire che per usare un cloud storage è necessaria una connessione a Internet. Poteva essere un problema serio circa 20 anni fa, ma ormai non dovrebbe essere più un limite degno di nota. È possibile usufruire di una connessione Internet in qualsiasi momento. Se non tramite rete dati, tramite WiFi. Basti pensare alla rete casalinga, ma anche quella disponibile in altri luoghi come alberghi, ristoranti, aerei e così via.

L’unico problema potrebbe sorgere nel momento in cui siete al di fuori del vostro paese. Se non avete una rete dati adatta, trovare una connessione Internet a cui agganciarsi potrebbe rivelarsi problematico. Inoltre, se scattate foto e video senza Internet, e avete attivato la sincronizzazione, quando tornerete online potrebbe volerci un po’ di tempo per caricare tutti i file multimediali creati sul cloud.

Rari problemi di sicurezza

Per evitare qualsiasi problema relativo alla sicurezza, è bene affidarsi sempre a servizi cloud storage efficienti. Tra questi segnaliamo naturalmente le nostre scelte preferite, ovvero pCloud e NordLocker. Alcuni gestori, hanno avuto falle di sicurezza importanti, che hanno portato a fughe di dati. Per esempio il celebre Dropbox, ha avuto un incidente di questo tipo nel 2012.

Con oltre 70 milioni di password rivelate, Dropbox ha subito un duro colpo. Ma non è solo una questione di attacchi hacker, bisogna valutare anche la politica sulla privacy dei singoli gestori. Se pCloud e NordLocker sono impeccabili in questo senso, non tutti hanno la stessa attenzione. Un esempio è il gigante Google, che con il suo servizio Drive offre spazio cloud. Ebbene, Google non è il massimo dal punto di vista della privacy. Possono accedere ai vostri file e vedere cosa caricate nel cloud.

Naturalmente, il cloud storage non è perfetto come servizio e presenta delle criticità di cui bisogna essere consapevoli. È comunque possibile limitare i danni scegliendo oculatamente i servizi più adeguati. Ciò è sicuramente vero per i cloud storage a pagamento, ma lo è anche per i migliori cloud gratuiti. Ovvero quelli che offrono un account con spazio minimo senza dover pagare alcunché.

Quali sono le tipologie di cloud storage?

Per creare una corretta definizione di cloud storage, dobbiamo vagliare anche le tipologie di servizio che esistono. Ne abbiamo evidenziate quattro, e potete trovarle tutte descritte qui in basso.

Pubblico

Questo è il tipo di cloud storage base. Quello che abbiamo finora descritto e che può essere utilizzato dagli utenti abbonandosi a gestori come pCloud, NordLocker, MEGA, IDrive e così via. Sono in sostanza opzioni di cloud storage pubbliche, accessibili a tutti gli utenti.

Il termine non deve trarre in inganno, non vuol dire che il vostro spazio cloud sia di tutti o condiviso con terzi. Semplicemente, si tratta di un servizio aperto al pubblico, a chi vuole optare per un cloud storage gratis o a pagamento. Non è raro che questi possano far parte anche della tipologia business, che vedremo in seguito. Offrendo talvolta dei piani pensati per le compagnie o gruppi di persone.

Prendiamo il caso di pCloud. Quest’ultimo offre piani familiari e business a prezzi differenti. Possono anche variare le funzioni e le caratteristiche del cloud, in modo da rivelarsi adatti all’ambito per cui vengono scelti. In ogni caso, il servizio accessibile al pubblico, come detto, può essere sia gratuito, con spazio non vincolante. Oppure, a pagamento, con un classico abbonamento.

Personale

Il tipo di cloud storage personale è l’opposto di quello precedente. Infatti, prevede la creazione di un server personale nel quale salvare i propri file. Pensiamo per esempio alle offerte di alcune aziende che si occupano della creazione di dischi di archiviazione fisici. Un esempio lampante può essere Western Digital.

Quest’ultimo, mette a disposizione degli utenti un servizio chiamato My Cloud. Garantendo così la possibilità di creare un server locale su cui caricare i propri file. Il creatore è l’unico ad avere accesso diretto ai propri file, per questo motivo è definito “personale”. L’utilità è quella di liberare spazio sul proprio drive fisico, spostando su questo server cloud i file aggiuntivi. Permettendo così di salvare foto, video, videogiochi, film e quant’altro. Generalmente, queste tipologie di file sono proprio quelle che occupano più spazio, pertanto è quelle che ha più senso spostare sul cloud.

Per accedervi avrete comunque bisogno di una connessione Internet, dal momento che resta uno spazio cloud che non ha un indirizzo fisico.

Business

L’ambito business non ha bisogno di spiegazioni specifiche. Si tratta semplicemente di cloud storage pensato per chi deve farne un uso lavorativo. Il cloud storage non serve solo per video o foto. Infatti, può ospitare file di qualsiasi tipo, anche documenti. Condividerli sul cloud permette a un team di lavorare in maniera efficiente, visualizzando le varie versioni e modificandole in base alle esigenze. Ognuno dal proprio terminale.

Pcloud Prezzi Business
© pCloud

Per quanto riguarda i cloud storage per business, generalmente offrono più spazio di archiviazione e funzioni orientate al lavoro. Ogni utente ottiene accesso al cloud e può condividere i file e usarli come più ritiene utile.

Molte aziende optano per il cloud, in modo da limare le spese relative ai dischi fisici. Così facendo possono usufruire di decine di terabyte online.

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Ibrido

L’ultima tipologia è invece quella ibrida. Questo cloud storage è, praticamente, una via di mezzo tra privato e pubblico. Gli utenti possono scegliere quali file mantenere su un cloud storage pubblico e quali invece su quello privato. Un esempio di questa tipologia di cloud storage è Azure di Microsoft. Permette di salvare i file sia localmente, sia sul cloud. Sfruttando un sistema di cloud computing particolarmente avanzato.

Microsoft Azure non è l’unico strumento però. Ci sono anche altre compagnie che offrono questa opzione, tra cui troviamo Cisco, Google, Rackspace, solo per citarne alcune. Non è una scelta per tutti e naturalmente prevede utilizzi ben specifici. La maggior parte degli utenti che vuole un cloud storage per gestire i propri file, troverà benefici con un servizio cloud economico come pCloud.

Il cloud storage è come il cloud backup?

Prima di concludere il nostro articolo su cos’è il cloud storage, vogliamo chiarire un ultimo punto. Questo perché gli utenti, spesso, confondono il cloud storage con il cloud backup. Si tratta da un lato di servizi simili, ma con scopi molto diversi.

Per il cloud storage, non pensiamo servano ulteriori spiegazioni! Si tratta di un servizio che permette di salvare file su un server remoto. Potete pensare al cloud storage come un drive virtuale, al quale avete accesso per modificare e gestire i vostri file. Consideratela come una cartella aggiuntiva del vostro computer. Il secondo, invece, è pensato per effettuare il backup dei file sul vostro dispositivo.

Il cloud backup ha come finalità il recupero dei dati. Questo significa che quando effettuate un backup su cloud, l’interità dei file su un dato dispositivo verrà salvata nel cloud. Quindi anche file di sistema e cartelle necessarie al corretto funzionamento del sistema operativo. Il cloud storage, invece, a meno che non vogliate salvare questi file manualmente, vi permette di scegliere autonomamente cosa caricare.

La maggior parte dei servizi vi permette di effettuare entrambe le operazioni. Se consideriamo pCloud, potrete utilizzare lo spazio a disposizione sia come classico cloud storage, sia per fare backup cloud.

Conclusioni

Abbiamo coperto tutte le spiegazioni per comprendere cos’è un cloud storage. Come funziona il servizio, quali sono le funzioni, perché può essere utile e quali sono i vantaggi e svantaggi. A questo punto, non ci resta altro che trarre le dovute conclusioni.

Ci sono molti punti a favore per l’utilizzo di un cloud storage. Il più semplice è dato dal risparmio che si concretizza rispetto all’acquisto di multipli dischi di archiviazione fisici. A questo si aggiunge poi la semplicità d’utilizzo e la possibilità di accesso da remoto, ovunque siate. A patto naturalmente di avere una connessione a Internet.

Esistono molti piani disponibili, anche per chi sta cercando un cloud storage pensato per l’ambito business. Tutto a prezzi particolarmente convincenti e generalmente molto bassi. Scegliere un cloud storage specifico, quindi, necessita di un approccio sistematico. Bisogna capire cosa si vuole ottenere dal servizio, solo così potrete trovare una soluzione adatta a voi. Il nostro consiglio è pCloud, tra i migliori gestori, con tanti piani diversificati e convenienti.

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Domande frequenti

Qual è il miglior cloud storage?

Le nostre scelte includono pCloud e NordLocker. Questi due servizi sono in realtà molto diversi e presentano vantaggi e svantaggi differenti. Sicuramente pCloud ha dalla sua la velocità di trasferimento dei file e la possibilità di usare un’interfaccia Web. Mentre invece NordLocker è molto attento alla sicurezza con tante opzioni di crittografia.

Entrambi sono particolarmente economici. Mentre pCloud offre piani a vita, con pagamento una tantum, NordLocker ha degli ottimi prezzi per gli abbonamenti annuali.

Qual è la capienza di un cloud storage?

Dipende dal gestore che scegliete di utilizzare. Per quanto riguarda le opzioni gratuite, si parla di un massimo di 20 GB di spazio. È senza dubbio poco, ma per provare i servizi può essere più che sufficiente. Le opzioni a pagamento, invece, iniziano da circa 100 GB e possono arrivare a oltre 16 TB.

Se siete alla ricerca di un buon rapporto tra spazio e costo mensile, consigliamo NordLocker. Il suo piano annuale da 2 TB ha un costo di 6,99€ al mese. Un’offerta che riteniamo sia davvero conveniente, alla luce di una comparazione diretta con quanto proposto da altri cloud storage.

Come usare il cloud storage?

Nulla di più semplice! I cloud storage possono essere utilizzati, generalmente, sia in formato app sia direttamente da Web. Alcuni necessitano in via esclusiva dell’app proprietaria, ma non è sempre questo il caso. Il primo passo è quello di iscriversi al servizio, accedendo così spesso a un tot di spazio gratuito. Dopodiché potete scegliere un abbonamento per ampliare lo spazio a disposizione.

A questo punto, avrete accesso all’interfaccia o all’app. Basta nella maggior parte dei casi trascinare i file da computer nella schermata del cloud storage per iniziare il trasferimento. Per chi preferisce delle guide dettagliate, i gestori le offrono spesso sui propri siti ufficiali. Quindi è davvero semplice capire l’uso di un cloud storage. Un’operazione che si rivela davvero alla portata di tutti!

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