Il servizio di cloud storage iCloud è stato lanciato sul mercato da Apple nel 2011. Nonostante sia quindi disponibile da un bel po’, non è detto sia il migliore. Sebbene ci sia un gruppo di appassionati del marchio che ne è entusiasta, l’esperienza non è ugualmente positiva per tutti. Se disponete di un iPhone o iPad, sicuramente avrete avuto modo di provarlo. La vostra esperienza, quindi, potrebbe essere stata negativa. Proprio per questo motivo, molti utenti sono alla ricerca di migliori alternative iCloud.
Il motivo è semplice: questo cloud storage non è al passo con i tempi. Pertanto, non è in grado di competere con dei servizi più recenti che offrono di più a prezzi migliori. Tra l’altro, non bisogna dimenticare che anche la politica sulla privacy di Apple non è delle migliori.
Ci siamo quindi chiesto, esistono migliori alternative iCloud? E, se sì, quali sono? Dopo aver analizzato diversi dei migliori servizi cloud storage, abbiamo tratto le nostre conclusioni. Qualora vogliate saperne di più in merito, vi invitiamo a leggere con attenzione le nostre analisi. In caso contrario, potete comunque trovare un rapido riassunto dei gestori che preferiamo qui in basso. Nel corso dell’articolo, inoltre, scopriremo insieme perché iCloud non è un servizio così efficiente come si crede.
Migliori 5 alternative a iCloud nel 2024
- pCloud – migliore alternativa iCloud a tutto tondo
- NordLocker – migliore alternativa per privacy e sicurezza
- Google Drive – ottima alternativa che gode dell’ecosistema Google
- Dropbox – servizio cloud storage semplice da usare
- Microsoft OneDrive – la migliore alternativa iCloud per utenti Windows
Perché cercare migliori alternative a iCloud?
Prima di passare all’analisi delle migliori alternative iCloud, è importante rispondere a questa domanda. Capire perché, in sostanza, non si tratti di un gestore cloud degno di nota. Presenta molte criticità, tali da non permetterci di considerarlo un buon servizio. Dalle prestazioni al costo, passando per la gestione dei dati, la privacy e la sicurezza degli utenti. Ma andiamo con ordine e partiamo dal principio.
Prestazioni
Il primo elemento che tutti possono immediatamente notare è quello legato alle prestazioni. Con questo termine facciamo riferimento, principalmente, alla velocità del servizio. Il tempo per caricare e scaricare file non è in linea con quello della competizione. Pertanto, è un servizio cloud storage mediamente più lento. Soprattutto rispetto a concorrenti come pCloud o NordLocker.
Prova pCloud, la migliore alternativa iCloud
Questo problema potrebbe essere trascurato in caso di file di piccole dimensioni. Tuttavia, quando bisogna caricare file più grandi, come video in alta definizione, nascono i problemi. È necessario essere molto pazienti, anche perché il consumo di banda diventa così prolungato. Apple dovrebbe sicuramente migliorare la sua infrastruttura, per rendere questi trasferimenti più immediati.
Allo stato attuale, però, non è davvero possibile consigliare iCloud. Anche perché, il prezzo chiesto per ottenere prestazioni così scadenti è davvero elevato. Ma a questo, naturalmente, arriveremo in seguito. Basti sapere per ora che la velocità è davvero deludente.
Problemi legati a privacy e sicurezza
La privacy dei propri utenti non è esattamente l’elemento principale nella lista di priorità Apple. Allo stesso modo di altre grandi compagnie, come Google, non si fa problemi a tracciare la linea della privacy in maniera piuttosto aggressiva.
Un chiaro esempio è la iCloud neuralMatch, una nuova tecnologia applicata da Apple. Questa permette alla compagnia di vedere tutte le vostre fotografie e video sul cloud. Misura che, alla base, ha delle buonissime intenzioni. È stata infatti messa in atto per combattere la pedopornografia. Naturalmente, sebbene la strada sia lastricata di buone intenzioni, all’atto pratico questa tecnologia va a ledere la privacy personale.
Ben lungi dal supportare tali pratiche criminali, dobbiamo comunque sottolineare come la tecnologia sia particolarmente aggressiva. A parte questo dettaglio, iCloud ha anche una sicurezza poco elevata. Nonostante sostenga di utilizzare la crittografia 256-bit per proteggere i vostri file.
Un noto incidente del 2014 dovrebbe mettere in luce le falle nella sicurezza. Molti ricorderanno infatti il “fappening”. Un avvenimento che ha visto arrivare sul Web centinaia di foto private di celebrità. Come? Semplicemente, il loro iCloud è stato hackerato, portando alla pubblicazione illegale di queste fotografie. Apple chiuse la falla di sicurezza, tuttavia è un avvenimento che non è possibile ignorare.
Da quel preciso momento, iCloud è divenuto sempre meno popolare. Spingendo le persone a cercare delle valide alternative a iCloud. Esattamente lo stesso motivo per cui voi ora siete qui, cercando dei gestori cloud migliori.
Supporto dispositivi limitato
Apple è una compagnia che ha un ecosistema particolarmente chiuso. I suoi dispositivi funzionano bene in tandem gli uni con gli altri. Tuttavia, cerca naturalmente di far sì che chiunque abbia un iPhone o iPad, per esempio, usi il servizio iCloud. È molto difficile che il cloud storage venga utilizzato al di fuori. Gli utenti Android, per esempio, hanno già tante migliori alternative a iCloud, come pCloud o NordLocker per esempio.
Di fatto, iCloud non ha praticamente alcun supporto su Android e desktop con distro Linux. L’unica piattaforma al di fuori dell’ecosistema Apple supportata da iCloud è Windows. Non esattamente il miglior supporto dispositivi che possiate trovare. Persino la versione Web non è granché, con rallentamenti e tutt’altro che piacevole da utilizzare.
Condivisione non sicura
Quando si usa un servizio cloud storage, molti utenti vorrebbero anche condividere i propri file. Magari con familiari e amici quando si tratta di foto, oppure con colleghi nel caso di documenti lavorativi. Un buon servizio cloud deve offrire opportunità di condivisione semplici e sicure. Molti servizi come pCloud, NordLocker e MEGA, per citarne alcuni, lo fanno.
Apple e iCloud, invece, non tanto. Non si può per esempio aggiungere una data di scadenza o password ai link condivisi. Questo significa che chiunque entri in possesso di quel link, in qualsiasi momento, può accedere ai vostri file. Non è un modo eccellente per far sì che la privacy e la sicurezza vengano mantenuti usando questo cloud storage.
Prezzi elevati
Se la lista di svantaggi presentata non è ancora sufficiente, ne abbiamo ancora un altro. Ovvero, il prezzo richiesto per un abbonamento iCloud. Se andiamo ad analizzare i prodotti Apple, scopriamo subito che il loro costo è mediamente più alto rispetto alla media. Allo stesso modo, anche iCloud è più costoso di quanto ci si aspetterebbe.
In Italia, il costo è di 9,99€ al mese per 2 TB di spazio. A scalare, troviamo poi il piano da soli 200 GB a 2,99€ al mese e infine quello da 50 GB a 0,99€ al mese. Sebbene quello da 2 TB sembri essere più o meno in linea con i prezzi, gli altri due sono davvero campati in aria. Soprattutto nel 2024 dove 200 o 50 GB sono davvero troppo pochi per qualsiasi utilizzo.
Se dovessimo indicare due migliori alternative a iCloud, allora diremmo pCloud e NordLocker. Offrono anche loro 2 TB e sono molto più economici grazie ai loro piani flessibili.
Le migliori alternative iCloud nel 2024
Ora che abbiamo visto quali sono tutti i problemi nell’usare iCloud, possiamo finalmente passare alle alternative iCloud. Nel dettaglio, vedremo alcuni servizi che vale la pena prendere in considerazione. I primi due, però, sono i migliori in assoluto e li consigliamo vivamente.
1. pCloud
La prima opzione che vi presentiamo è pCloud. Un servizio cloud storage che ha sede legale in Svizzera. Ciò lo rende immediatamente più affidabile rispetto a iCloud, che ha invece sede negli Stati Uniti. Questo aspetto è senza dubbio importante se si tiene alla propria privacy. Le pratiche di logging non sono intrusive e potete aspettarvi una migliore sicurezza dei vostri file. Naturalmente, pCloud non ha avuto nessun incidente e non è mai stato preso di mira da hacker.
Il procedimento di trasferimento è molto semplice, a dispetto di quanto accade con iCloud. Dato il vasto supporto a dispostivi differenti, potrete utilizzare questo servizio cloud storage ovunque desideriate. Sia che scegliate di usare dispositivi Apple, sia che passiate a Windows, Android e così via.
Quando caricate un file sul cloud, potrete contare su delle copie mantenute su ben tre server diversi. Grazie a numerose banche dati negli Stati Uniti e in Europa, potrete accedere sempre ai vostri file. Per quanto concerne invece la condivisione dei suddetti, pCloud è davvero impareggiabile.
Potete proteggere i file con una password, aggiungere una data di scadenza o anche includere il vostro brand se siete abbonati business. Il servizio vi offre 10 GB gratuiti per provare il cloud, ma naturalmente la parte migliore risiede negli abbonamenti “a vita”.
Questi hanno una durata di 99 anni e hanno un costo una tantum. Significa che pagate una sola volta e potete usare fino a 2 TB di spazio per il resto dei vostri giorni. Per chi ha bisogno di meno spazio, è disponibile anche il piano da 500 GB. Tuttavia, dal punto di vista del risparmio, quello da 2 TB è praticamente imbattibile.
Per saperne di più sul servizio, potete leggere la nostra recensione completa di pCloud. In quest’ultima analizziamo tutte le funzionalità del gestore. Vale la pena dare un’occhiata ed eventualmente potrete scegliere il gestore usando il nostro pulsante in basso. Ottenendo così un vantaggioso sconto sul piano a vita.
2. NordLocker
A seguire, abbiamo selezionato NordLocker. Se il nome vi dice qualcosa è perché fa proprio parte della compagnia Nord Security, la stessa che detiene anche il celebre NordVPN. Questa è una delle migliori alternative iCloud per quanto concerne la sicurezza. Infatti, NordLocker dispone di crittografia zero-knowledge ed end-to-end. Per quanto riguarda la prima, impedisce sostanzialmente al gestore di sapere quali file abbiate salvato sul cloud. Quindi la privacy è assicurata.
Vale la pena citare che NordLocker non dispone di controllo delle versioni dei file. Pertanto potrebbe non essere la soluzione ideale per il business. Per questi ultimi consigliamo naturalmente la prima scelta, pCloud. Tuttavia, NordLocker ha dalla sua molti altri vantaggi. Il primo è per esempio la possibilità di condividere file protetti da password.
Il secondo vantaggio è dato dal prezzo. NordLocker ha un costo di soli 6,99€ al mese per 2 TB di spazio. Rivelandosi quindi molto più economico rispetto a iCloud. Anche per quanto riguarda la compatibilità con i dispositivi, è nettamente superiore. L’app per dispositivi mobile è semplice da utilizzare e realizzata con le migliori attenzioni, rendendola intuitiva e piacevole anche allo sguardo.
Per chi volesse provare prima il servizio, è disponibile anche un piano gratuito. Pur non essendo il migliore in termini di spazio offerto, soli 3 GB, resta comunque valido per testare il cloud. Persino gli utenti non paganti ottengono la crittografia end-to-end. Questa non è assolutamente garantita nei piani gratis della maggior parte dei servizi. Per fare un esempio, nemmeno pCloud la include nella versione gratuita e bisogna quindi abbonarsi per ottenerla.
NordLocker ha anche una politica “soddisfatti o rimborsati”. Avrete quindi 30 giorni di tempo per ottenere un rimborso completo qualora il servizio non sia di vostro gradimento. Anche questo approccio è una rarità nel segmento cloud storage. Non a caso, quindi, abbiamo selezionato NordLocker come una delle migliori alternative iCloud.
3. Google Drive
Concludiamo la lista delle migliori alternative iCloud con un gestore ben conosciuto. Avrete naturalmente sentito parlare di Google Drive. Possibilmente, molti lo stanno usando proprio adesso pur senza saperlo. Almeno, nella sua versione gratuita. Infatti Google Drive offre ben 15 GB di spazio libero per gli utenti gratis. Solitamente questo spazio è legato al servizio di posta elettronica Gmail. Quindi, se ne possedete uno, probabilmente state sfruttando spazio su Google Drive per i vostri messaggi.
Google Drive include una serie di strumenti per il lavoro, rivelandosi una delle suite più utilizzate da Web. Google Docs, Sheets e molti altri strumenti online fanno parte dell’ecosistema. Ciò consente di condividere file in maniera semplice, aggiungendo utenti che possono leggere o modificare e così via.
Uno dei punti più interessanti di Google Drive è la sua semplicità di utilizzo. È possibile sfruttare le sue funzionalità su tanti dispositivi diversi. A dispetto di quanto avviene con iCloud e iOS. Ricorderete infatti che, iCloud, non dispone di alcuna app per Android e nemmeno per le distro Linux. In sostanza, Google Drive è un’alternativa decisamente migliore.
Le prestazioni sono buone, pur non essendo allo stesso livello di pCloud. Ciò potrebbe sembrare strano, dal momento che Google è un vero e proprio colosso internazionale. Tuttavia bisogna tener conto anche della mole di dati che questo deve gestire quotidianamente. Il vantaggio è rappresentato in questo caso dai 15 GB di spazio offerti. Tre volte superiori a quanto invece vi offre iCloud, pur essendo un cloud storage legato al gigante Apple.
Il servizio Google dispone anche di crittografia AES 256-bit, immancabile per la sicurezza dei propri file. Dove però abbiamo da ridire è nelle politiche sulla privacy. Non si distingue in maniera positiva a tal proposito rispetto ad iCloud. Se la privacy è il vostro punto focale, avrete migliori risultati con pCloud o NordLocker.
Questo cloud storage è comunque abbastanza economico e ha dei piani flessibili. Potrete scegliere quello più adatto a voi, persino tra i piani Business per chi deve farne un uso lavorativo.
Conclusione: quale alternativa a iCloud scegliere?
Alla luce di quanto abbiamo visto, avrete ormai capito che iCloud non è davvero un buon servizio cloud storage. Dispone di un piano gratuito di 5 GB, senz’altro utile, ma che si esauriscono molto velocemente. Costringendo quasi gli utenti a optare per il piano più costoso, ovvero quello da 2 TB. Senza però, allo stesso modo, offrire delle condizioni vantaggiose.
Se prendiamo in considerazione il fatto che in passato ha avuto fughe di dati e hacking, è davvero sconsigliato usarlo. Meglio optare per alternative iCloud come pCloud e NordLocker. Persino Google Drive si rivela migliore, e questo la dice lunga!
Le soluzioni che vi abbiamo presentato offrono più funzioni, sicurezza, velocità e supporto dispositivi. Non essendo limitati al solo ecosistema Apple, sono servizi utilizzabili praticamente ovunque. A prescindere dal sistema operativo che utilizzate.
Prova subito pCloud come alternativa
Domande frequenti
iCloud è un cloud storage sicuro?
No, iCloud non è il cloud storage più sicuro che possiate trovare. Come abbiamo già detto, Apple è ben nota per le sue pratiche invasive di logging. Inoltre, non bisogna dimenticare l’incidente del 2014, il ben noto “fappening”. Questo ha messo in prospettiva la scarsa sicurezza di Apple e la possibilità da parte di hacker esperti di penetrare le difese del sistema.
Un’alternativa più sicura è pCloud, che consigliamo caldamente. Per chi volesse la crittografia end-to-end, è possibile scegliere anche NordLocker. Tra le alternative che abbiamo proposto, tutte si rivelano migliori di iCloud, soprattutto se volete tenere al sicuro i vostri file sul cloud.
Posso usare alternative iCloud su iPhone?
Sì, le alternative che abbiamo presentato nel nostro articolo possono essere utilizzate su iPhone. Non solo, potete sfruttarle su qualsiasi dispositivo Apple, grazie alla loro elevata compatibilità con i sistemi operativi della compagnia. Aprendo file che siano documenti, foto, video o altro senza alcun problema.
Il servizio iCloud offre il controllo delle versioni?
Sì, iCloud offre il controllo delle versioni dei file caricati. Quindi potete ripristinare una versione precedente in un secondo momento. Tuttavia, pCloud offre il controllo delle versioni fino a 365 giorni. Ciò lo rende automaticamente migliore e una degna alternativa iCloud. Tale controllo versioni si applica inoltre a tutti i file, non solo i documenti di testo.